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Innanzitutto bisogna fare i complimenti ai ragazzi

Innanzitutto bisogna fare i complimenti ai ragazziTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 8 novembre 2018, 00:042018
di Ivan Cardia
fonte Inviato a Torino

È un Massimiliano Allegri serafico, quello che si presenta in conferenza stampa. Come se non avesse perso 2-1 in casa, subendo entrambe le reti nel giro di quattro minuti, a un passo dal traguardo. Qualche frecciata il tecnico della Juventus la lancia, ma prevale la voglia, dichiarata, di guardare alla parte mezza piena di un bicchiere semivuoto: “Se si doveva fare un mezzo passo falso, meglio averlo fatto stasera, con una bella prestazione ma che ci lascia l'amaro in bocca e ci fa tornare un po' indietro, rialzare l'attenzione perché certe cose sembravano facili. Diciamo che questa sconfitta a livello di testa ci deve far arrabbiare e tornare più attenti”.

Che Allegri fosse così contento, dopo un risultato del genere, arrivato come è arrivato, non ci può credere e infatti non ci crede nessuno. È la solita, vecchia, lezione di ogni grande allenatore: i panni sporchi si lavano in famiglia, diceva qualcuno. Ed è lecito dubitare che i muri dello spogliatoio, se potessero raccontare le parole di Allegri alla squadra, ripeterebbero che si tratta di una “sconfitta indolore”. È la versione per i giorni neri del celeberrimo “Innanzitutto bisogna fare i complimenti ai ragazzi”, marchio di fabbrica di Allegri. Indolore, questa sconfitta lo è solo a livello di fredda classifica, non per quanto riguarda l’unico limite di questa Juventus: se stessa.