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Nations League, i flop - La Germania in B. Il geyser sound non si sente

Nations League, i flop - La Germania in B. Il geyser sound non si senteTUTTO mercato WEB
© foto di Imago/Image Sport
mercoledì 21 novembre 2018, 16:302018
di Ivan Cardia

DEUTSCHLAND UNTEN ALLES
Il disastro mondiale non era un caso. La Germania ha un problema e lo ha dimostrato nella Nations League. Soltanto due pareggi e ultimo posto nel girone con Francia e Olanda. Era difficile fare peggio, oggettivamente. La nazionale guidata Joachim Löw, nonostante i tanti campioni in rosa, affronterà il sorteggio per le qualificazioni a Euro2020 partendo dalla seconda fascia. In campo manca, su tutti, un centravanti in grado di guidare l'attacco. Ma, al netto della pochezza offensiva, il tanto celebrato modello tedesco ha le sue fragilità.

NIENTE GEYSER SOUND
Zero punti, un solo gol fatto, tredici subiti: l'Islanda esce con le ossa rotte dal raggruppamento, sulla carta neanche il peggiore possibile visto che le avversarie erano Belgio e Svizzera. Un passo indietro, dopo i quarti di finale a Francia2016 e la prima storica qualificazione a un mondiale in Russia2018. Che si può spiegare, ma solo in parte, con un ricambio generazionale complicato: l'Islanda ha un'età media tra le più alte delle nazionali coinvolte in Nations League, in un Paese piccolo e poco votato al calcio. Servirà tempo, per sentire di nuovo il geyser sound. Guðmundsson, talento cristallino del PSV, non basta.

DELUSIONE CROATA
A proposito di passi indietro e ricambio generazionale. Gli appassionati di calcio hanno ancora negli occhi la travolgente cavalcata portata avanti dalla Croazia in Russia, a un passo dal sogno. La selezione balcanica retrocede in Serie B di Nations League dopo il secondo posto iridato e lo fa, cosa ancora più preoccupante, senza aver mai dato l'impressione di essere in corsa. "Colpa" di un girone complicato, con Inghilterra e Spagna: le attenuanti ci sono. Però alcuni veterani come Mandzukic e Srna hanno detto basta, mentre l'età avanza anche per Modric e Rakitic, fari del centrocampo. E la nuova generazione non sembra ancora pronta a raccoglierne il testimone.

MAMMA LI TURCHI
I fasti dei primi anni 2000 sono soltanto un ricordo, per la Turchia. La nazionale di Istanbul, nonostante annoveri tra le sue fila giocatori di livello internazionale, a partire da Cengiz Ünder, fallisce clamorosamente l'obiettivo Nations League. In un girone molto equilibrato sulla carta (c'erano Svezia e Russia), la Turchia fa soltanto da comparsa. Vince una partita, ne perde tre. Troppo poco se si considera che, al netto di Under, si sta parlando di una selezione nazionale che può contare su diversi elementi di Premier League, Bundesliga e Liga.

DERBY AMARO
Hamsik, Skriniar, Skrtel: sulla carta, la Slovacchia ha giocatori di qualità. Sulla carta, nel derby con la Repubblica Ceca la bilancia potrebbe pendere in favore della selezione di Bratislava, dopo anni in cui Praga l'ha fatta da padrone. Sulla carta. Perché poi in campo la differenza la fa Patrik Schic: la Repubblica Ceca ha un attaccante di livello, la Slovacchia no e questo basta. Doppia sconfitta nel derby per la nazionale allenata Pavel Hapal: la retrocessione non poteva essere più amara.