I più grandi rifiuti al Napoli di De Laurentiis
Non è il primo e molto probabilmente non sarà l'ultimo. Simone Verdi quest'oggi ha detto no al Napoli: doveva essere la più importante trattativa di gennaio per i club di Serie A e s'è invece trasformata nella grande beffa per De Laurentiis che ieri s'è presentato a Milano con Andrea Chiavelli, l'uomo dei contratti della Filmauro, e ha dovuto incassare un inatteso no.
Non è il primo e non sarà l'ultimo. Perché Verdi è l'ennesimo giocatore che negli ultimi 10 anni e più ha detto no al Napoli quando tutto sembrava ormai definito. Il primo clamoroso rifiuto fu di Rolando Bianchi nell'estate del ritorno in Serie A dei partenopei: reduce da un ottimo campionato alla Reggina, il bomber di Lovere aveva chiuso l'accordo col Napoli, ma poi la trattativa si arenò e decise di trasferirsi al Manchester City, club in cui rimase solo sei mesi.
Mario Mandzukic, Mario Gomez e Gianluca Lapadula gli altri numeri nove che hanno respinto il Napoli di De Laurentiis, rifiuti che hanno spesso portato a risvolti positivi perché Higuain dal Real Madrid arrivò solo dopo la decisione del tedesco Gomez di preferire la Fiorentina ai partenopei.
Particolarmente sfortunato in questo senso l'asse con l'Olympique Lione. A distanza di pochi anni, Maxime Gonalons e Corentin Tolisso hanno detto no agli azzurri un po' a sorpresa, quando tutto sembrava definito.
Klaassen, Kramer e Vrsaljko gli ultimi tra i nomi più importanti che, in ordine di tempo, hanno rifiutato la piazza partenopea per altre destinazioni. Una lista lunghissima, che ha visto negli anni anche napoletani rifiutarsi di giocare o tornare nel Napoli. E che non si fermerà qui perché il bello del calciomercato è anche questo: offerte accettate a sorpresa, occasioni colte al volo, ma anche rifiuti quando tutto sembrava ormai chiuso.