Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Speciale Champions - Napoli, cammino (quasi) perfetto. Sfida per Gattuso

Speciale Champions - Napoli, cammino (quasi) perfetto. Sfida per Gattuso
lunedì 16 dicembre 2019, 10:08Serie A
di Michele Pavese

Alzi la mano chi, a inizio stagione, avrebbe mai potuto immaginare un simile scenario. Il Napoli di Carlo Ancelotti passa con relativa facilità un girone di Champions non semplicissimo ma delude in campionato, costringendo De Laurentiis a esonerare il tecnico emiliano. Un rendimento agli antipodi, che si spiega solo con una spaccatura all'interno dello spogliatoio e tra spogliatoio e staff tecnico/società. Dalle scelte tattiche discutibili allo stallo nelle trattative per alcuni rinnovi, fino all'ammutinamento post-Salisburgo che ha fatto precipitare definitivamente la situazione, i primi mesi sono stati sconfortanti.

Come è andata nel girone - Conquistare quattro punti contro i campioni in carica e dominatori della Premier, chiudere il girone da imbattuti, subire ugualmente l'esonero. Carlo Ancelotti è rimasto fedele al suo motto Preferisco la Coppa e ha portato il Napoli agli ottavi senza grosse difficoltà, togliendosi la soddisfazione di infliggere al Liverpool quella che finora è l'unica sconfitta stagionale. Tre vittorie in casa, tre pareggi in trasferta, un bilancio assolutamente positivo.

La stella - Kalidou Koulibaly Uno dei simboli del fallimento di Ancelotti, il centrale senegalese non aveva mai avuto un rendimento così basso. La cessione di Albiol gli ha fatto perdere qualche punto di riferimento e non è riuscito a guidare il reparto arretrato come la società si aspettava. A lungo andare, la sua mancata cessione potrebbe rivelarsi un boomerang pericoloso, ma la speranza è che la cura Gattuso permetta al Napoli di ritrovare il suo leader difensivo. Il primo compito del nuovo tecnico sarà restituire certezze e compattezza ai partenopei; a trarne giovamento potrebbe essere in primis Koulibaly, un patrimonio troppo importante.

La rivelazione - Alex Meret L'apprendistato è finito. A 22 anni, il portiere friulano ha finalmente trovato quella continuità di rendimento cercata con insistenza in passato ed è ormai un punto fermo, una certezza per il Napoli e anche per la Nazionale. Sicurezza, personalità e grandi parate, ma anche qualche piccolo passaggio a vuoto, frutto dell'inesperienza. Ospina lo aiuterà a crescere e maturare definitivamente, nonostante il titolare, ormai, sia l'azzurro.

L'undici tipo - L'esonero di Carlo Ancelotti segna la fine di un'era e un ritorno al passato. Gennaro Gattuso, molto probabilmente, si affiderà al 4-3-3 già utilizzato da Maurizio Sarri, pur non avendo un regista di ruolo. Spazio allora ad Allan davanti alla difesa, con Zielinski e Fabian Ruiz mezzali di interdizione e inserimento e Lorenzo Insigne riportato sulla mattonella preferita. A gennaio il Napoli potrebbe perdere Callejon, ma con Lozano la continuità del progetto tattico è assicurata.

(4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui; Fabian Ruiz, Allan, Zielinski; Callejon, Milik, Insigne.

Coefficiente di difficoltà - 4/5

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile