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Speciale scouting. La filosofia Elliott e segreti del nuovo ciclo Milan di Maldini e Massara

Speciale scouting. La filosofia Elliott e segreti del nuovo ciclo Milan di Maldini e MassaraTUTTO mercato WEB
giovedì 12 novembre 2020, 14:15Serie A
di Marco Conterio

Anno nuovo, vita nuova. Il Milan ha superato la tormenta della rivoluzione e ai capisaldi delle proprie convinzioni e strategie s'è aggrappato per ripartire. Una società che ha scelto, dopo anni di montagne russe, un binario univoco. E la coerenza, nel football come nella vita, alla fine paga. La filosofia di Elliott di investire sui giovani talenti si è dimostrata una strada giusta da perseguire in un mondo dove il pallone è in piena spending review se non crisi.

Il ciclo di Massara e Maldini Ognuno al suo posto. Col suo ruolo. Il Milan ha deciso di definire gerarchie e ruoli ben precisi, sicché la parte sportiva guidata da Frederic Massara e Paolo Maldini sta dando i frutti sperati. Sono loro a coordinare il mercato e le strategie d'acquisizione di calciatori, così come lo scouting. Dodici componenti della squadra dell'osservazione giocatori con Geoffrey Moncada e Hendrik Almstadt, il Milan monitora tutti i campionati più importanti e anche quelli minori soprattutto quando si parla di giovani.

La filiera del talento Al quarto piano di Via Aldo Rossi, la dirigenza è costantemente allo schermo a osservare partite e giocatori. Da lì, e dalla divisione dei compiti e delle leghe, vengono fatti dei report. L'utilizzo delle piattaforme tecnologiche è costante con un occhio particolare ai dati statistici che è la carta d'identità del ragazzo.

Corsa contro il tempoLa ricerca del giocatore, soprattutto se riguarda il giovane, è diventata una corsa contro il tempo soprattutto perché la filosofia di Elliott è propria anche di tante società 'aggressive' sul mercato come Salisburgo, Dortmund, Monaco, Lille, tante inglesi o scandinave. Per questo serve programmare e pianificare come è stato fatto per esempio con Jens Hauge. Il talento norvegese del Bodo-Glimt era stato visionato da tempo e il Milan era già in trattativa col ragazzo. Poi la doppia sfida, e soprattutto quella di San Siro, ha fatto accelerare la questione. Lo scouting aveva già relazionato e la direzione sportiva approvato, il fatto che Hauge avesse superato un test così importante, per qualità, prospettiva e personalità, è stato il segnale ultimo che ha convinto il Milan. E dai report il club è passato ai fatti, decidendo di provare a chiudere l'affare già dalla serata della partita. Programmazione, studio e rapidità. Le armi essenziali nello scouting moderno, quello che è alla base del nuovo progetto rossonero.

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