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Speciale scouting. La geniale rivoluzione degli algoritmi: Ankersen, Midtjylland e Brentford

Speciale scouting. La geniale rivoluzione degli algoritmi: Ankersen, Midtjylland e Brentford
giovedì 12 novembre 2020, 11:30Serie A
di Marco Conterio

Quella di Rasmus Ankersen è una delle più grandi rivoluzioni nel mondo del calcio. E pur nell'orgoglio e nella consapevolezza di aver portato il pallone, lo scouting e l'analisi a un altro livello, non si rende ancora conto di aver creato un modello. Globale. Autore di bestseller, speaker in giro per il mondo e per grandi aziende come LEGO, Facebook e non solo, nel 2012 pubblica un libro che avrà un grande impatto come 'The Gold Mine Effect', in cui esplora in modo in cui alcune nazioni e città sviluppino in modo overdimensionato il talento. Numeri, dati, analisi. "La grande sfida inizia sei anni fa -spiega il numero uno del Midtjylland a Tuttomercatoweb.com-, quando Matthew Benham compra il club". Il Midtjylland è il risultato della fondazione di Ikast FC e Herning Fremad e diventa di lì a poco il principale club dello Jutland. Un falegname e un rivenditore d'autore danno il là a una cavalcata che però vede nel 2014 l'inizio della sua rivoluzione. Quella targata Ankersen che spiega: "con Matthew ci conoscevamo già, ci presentò un amico in comune". Numero uno di Smartodds, ovvero numeri e dati e statistiche applicate al calcio, applicano la filosofia del "minor rischio possibile" allo scouting e al calcio. E vincono il titolo. Al primo anno.

Precursori Ankersen realizza che quello del Midtjylland, poi replicato dal successivo anno a Londra, al Brentford, dove con un club che ha un decimo del budget delle grandi sfiora la Premier League ogni anno, è qualcosa di diverso. "Sì, siamo stati dei precursori sul modo di reclutare, comprare e sviluppare i talenti. Però i dati non li usiamo solo nel mercato ma anche per le strategie, per l'analisi delle performance. Stiamo cercando di avere un metodo sempre più obiettivo in ogni campo. Abbiamo portato la filosofia e il metodo analitico nel calcio, trovando e sviluppando giocatori per poi farli rendere al top. Ovviamente, giocatori di un range di prezzo più basso della media".

"Tutti per uno" La struttura del Midtjylland è chiara, così come quella del Brentford. Funzionano, pur con budget e obiettivi differenti, con la stessa filosofia e metodo. Lo scouting department infatti non riguarda "solo" lo scouting department. C'è un gruppo dedicato ma ne fa parte anche l'allenatore. Ne fanno parte i video scout. Tutto il gruppo è operativo quando si parla di un'operazione di mercato. Per questo è importante analizzare anche la parte psicologica dei giocatori, la personalità. Ma non è tutto. "Stiamo cercando di progredire ancora -spiega Ankersen-, e adesso vorremmo puntare a riunire tutto l'operation group, insieme, dei club".

A ciascuno il suo mercato di riferimento Questo è un passaggio essenziale per capire la filosofia di mercato verso cui si sta dirigendo il progetto di Ankersen. "Il Midtjylland ha preso dei giocatori in Sudamerica, con successo, come Evander. Ed è l'inizio di un percorso, l'inizio di una storia. Il brasiliano adesso sa che al Midtjylland può esprimersi ad alto livello in Europa, trova subito una comfort zone e per questo andremo sempre più alla ricerca di giocatori lì". Un po' come accade allo Shakhtar, un po' come accadeva all'epoca degli olandesi al Milan. La creazione di quella che Ankersen definisce "una comfort zone" e questo dovrà valere presto anche per un altro range di giocatori al Brentford.

Meno rischi La filofia del guru dei numeri e delle statistiche che, insieme a Benham, ha rivoluzionato il modo di fare scouting e anche di gestire un club in modo più analitico, racconta in modo chiaro e cristallino i suoi perché. "Il recruitment riguarda lo sbagliare il meno possibile, non l'essere perfetti. E' quello il punto: siamo esseri umani, i rischi ci sono e ci saranno sempre, non hai mai il 100%. Però se hai un buon sistema, una buona struttura, sei sempre meno vicino all'errore". Ed è per questo che in passato ha preso Tim Sparv, un mediano che non faceva scivolate pericolose ma che era efficace nei tackle, è per questo che il Midtjylland e il Brentford sono state le prime società ad avere come consulente un uomo per i falli laterali (Thomas Gronnemark, poi uno dei segreti del Liverpool). E' per questo che una squadra di una piccola regione danese è arrivata in Champions, è per questo che il Brentford adesso è ripartito nonostante gli addii pesanti con Ivan Toney in attacco. Ventiquattro anni, meteora del Newcastle, è arrivato dal piccolo Peterborough. E ha segnato già dieci reti in undici partite. Merito (anche) dei dati.

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