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Un anno dal disastro - Rinascimento Italia: fuori Buffon, Belotti e De Rossi

Un anno dal disastro - Rinascimento Italia: fuori Buffon, Belotti e De RossiTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 13 novembre 2018, 17:002018
di Andrea Losapio

Un anno fa si giocava Italia-Svezia 0-0. Sono ben sei i titolari della sera di San Siro che non sono presenti nelle convocazioni di Roberto Mancini. Da Gianluigi Buffon a Matteo Darmian, passando per Andrea Barzagli, Marco Parolo, Antonio Candreva e Manolo Gabbiadini. Tutti sacrificati sull'altare del rinnovamento, chi per limiti d'età come Barzagli e Buffon - che comunque ha sempre una finestra sulla maglia azzurra - chi perché non titolare nei propri club di riferimento. Allargando lo spettro però non sono i soli ad avere perso, per ora o definitivamente, la possibilità di rappresentare l'Italia. Perché Andrea Belotti è già alla seconda esclusione, mentre Eder difficilmente rientrerà. Simone Zaza al Torino non sta facendo benissimo, El Shaarawy e De Rossi non ci sono per motivi diversi: uno per scelta tecnica, l'altro per il rinnovamento di cui sopra. In porta fuori Perin, che paga il non giocare alla Juventus, D'Ambrosio l'essere riserva all'Inter, Spinazzola e Zappacosta sono lontani dalla forma migliore. Discorso ovviamente differente per Astori. In totale sono sedici (su 27) i non convocati da un anno all'altro.

Le novità sono, per questa volta, Tonali e Sensi, passando per l'italotedesco Grifo. Pavoletti non ha mai giocato con la maglia azzurra. Anche Cragno, Barella e Biraghi non erano mai stati chiamati prima di Mancini. Ovviamente Lasagna, fondamentale nella vittoria per la Polonia, era presente Giovinco, all'ultima tornata, così come Pietro Pellegri, Patrick Cutrone e Gianluca Caprari. Nuovi anche Politano, Zaniolo e Mandragora, oltre che Benassi, Lazzari, Caldara, Piccini e Ferrari. Acerbi non si può dire "nuovissimo" perché la prima convocazione era datata 2014. Finora Mancini ha quindi chiamato 20 nuovi calciatori, chi per scoprirlo, chi per inserirlo nel gruppo. La novità più grossa, ovviamente, è il doppio play, con Verratti e Jorginho, più l'ottimo Barella. Per un centrocampo di ragionamento e palleggio, cosa che non abbiamo da molto tempo.