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Il flop del 4-3-1-2 di Giampaolo. Udine può mandarlo già in soffitta

Il flop del 4-3-1-2 di Giampaolo. Udine può mandarlo già in soffittaTUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
domenica 25 agosto 2019, 20:31Serie A
di Gaetano Mocciaro

Un inizio così brutto, per il Milan, non lo si vedeva da qualche anno. Mai un tiro in porta, mai uno spunto. Con l'unico brivido creato all'Udinese attraverso il VAR per un mani di Samir. Quattro anni fa un inizio simile, a Firenze, con Mihajlovic allenatore. Anche lì il Milan si presentava con un nuovo tecnico e un ciclo nuovo che sarebbe dovuto iniziare. Fu 2-0 senza appello per la Fiorentina.

Quel Milan aveva più attenuanti: un avversario più forte, tanto da essere stato anche in testa nella prima parte del campionato. E alcuni elementi nuovi che dovevano inserirsi. Oggi a Udine, contro una squadra che fino a pochi mesi fa ha lottato per non retrocedere e che ha lasciato in panchina il suo uomo migliore hanno giocato 11 giocatori presenti già l'anno scorso. A fare la differenza un modulo diverso e l'adattamento anche forzato di alcuni elementi (Borini mezz'ala). Che fosse un cantiere aperto, questo Milan, lo si sapeva. Che fosse così indietro no.

Lo stesso Marco Giampaolo lo ha ammesso: "Tanti spunti su cui riflettere". Un possesso palla superiore all'Udinese, ma sterile. Perché il tabellino recita un inquietante zero tiri in porta. E un trio offensivo non si è mai trovato, con Suso e Piatek snaturati. Lo spagnolo, e torniamo alla partenza con Mihajlovic di quattro anni fa, venne seccamente bocciato nel ruolo di trequartista per rilanciarsi come esterno destro, al Genoa. Piatek non sembra amare condividere il reparto con altri giocatori. E il precampionato fin qui sta evidenziando i suoi problemi, Udine potrebbe mandare in soffitta il 4-3-1-2 a tempo di record, tornando al 4-3-3. Sempre che l'ultima settimana di mercato non porti novità.

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