Il Genoa nel destino
Al Genoa con entusiasmo. Parola di Giorgio Perinetti che nella giornata di ieri si è presentato alla stampa a Villa Rostan. Una nuova avventura è pronta ad iniziare per l’ex direttore sportivo del Venezia capace di riportare in auge, insieme alla proprietà di Tacopina, i lagunari dalle secche della Serie D. Una società quella rossoblu che era nel destino per il neo dg. Nel corso della sua chiacchierata con i media è sorto all’attenzione un aneddoto molto curioso che vede protagonista il club che ha portato il calcio nella nostra nazione. 18 marzo 1962, Perinetti, allora undicenne, ha assistito alla sua prima partita di calcio al Flaminio. Protagonista la formazione di Gei che in quella domenica era ospite della Lazio. Risultato finale 0-0 con il dg che ha stilato anche la formazione che quel giorno ha calcato il green dell’impianto capitolino: Da Pozzo, Fongaro, Bruno, Occhetta, Colombo, Baveni, Bolzoni, Giacomini, Firmani, Pantaleoni, Bean.
Un filo rosso, o meglio rossoblu, che lo ha portato prima in giro per l’Italia a fare le fortune di Roma, Napoli, Palermo, Siena, Bari e, infine, Venezia e poi ad arrivare nel capoluogo ligure. In questo peregrinare in giro per l’Italia, la famiglia Preziosi aveva già tentato di ingaggiarlo. E’ accaduto in un breve periodo a Como, racconta proprio lo stesso Perinetti in conferenza, poi un avance quando il joker era in procinto di acquistare la Fiorentina. Un lungo inseguimento che alla fine è arrivato a compimento. Dalla prima partita in assoluto al suo ultimo impiego c’è sempre una squadra che recita la parte del protagonista. Un cerchio che si chiude. Con il Genoa nel destino.