Il grande assente
Luka Modric ha un grande pregio. Avere portato la Croazia, da capitano, a una finale Mondiale. Non era riuscito a nessuno, nel suo paese. E nemmeno alla Jugoslavia, incapace di andare oltre il quarto posto in due occasioni, comunque non vicine alla guerra che ha diviso i popoli dei Balcani. Modric insomma era l'uomo di copertina, il favoritissimo per il Pallone d'Oro. Certo, se la Croazia avesse vinto il Mondiale, oggi sarebbe già incoronato come il migliore dell'anno di grazia 2018.
Invece il 4-2 finale tra Francia e Croazia lo toglie dai possibili candidati. Non tanto perché non sia un'annata straordinaria, bensì perché Modric non è stato così presente come ci si potrebbe aspettare. Le redini le ha prese l'altro grande protagonista del centrocampo, Ivan Rakitic, bravissimo per larga parte del match a oscurare la mancanza del leader.
Ecco, Luka Modric è la cartolina del mondiale degli sconfitti. L'ultimo a venire meno in una serie che può contare i grandi campioni in ombra rispetto a quanto dovuto. In Qatar sarà diverso, perché si giocherà a novembre, con meno partite sulle spalle. Comunque complimenti a Modric, uno dei migliori centrocampisti di sempre. Anche senza vincere il Mondiale.