Il Guardiolismo di Mancini: tanti tocchi ma poca presenza in area
Recupero alto, grande palleggio, alle volte pure esasperato. L'Italia gioca meglio del Portogallo e probabilmente merita di vincere a San Siro, ma poi ha grossi problemi a mandare in porta l'attaccante, spesso tagliato fuori dai movimenti di Insigne e Chiesa. Il napoletano ha giocato molto più vicino al laziale, un po' come giocava con Zeman. Diversamente al Pescara di qualche anno fa non c'è la finalizzazione, non c'è grossa densità in area di rigore quando serve: il Portogallo ha giocato difensivamente, metttendo tanti giocatori (tutti) dietro la riga del pallone e difendendosi con (quasi) ordine.
Il Guardiolismo di Mancini è quello del tiki taka, dell'attacco allo spazio e della mancanza dei punti di riferimento. C'è un problema Immobile evidente, come quello del centravanti in tutto e per tutto: difficile, in queste condizioni, lasciare fuori Belotti. Settantatré percento di possesso palla per non trovare così spesso il bersaglio. Rui Patricio ha messo la pezza per due volte, meritandosi un ottimo voto in pagella, ma non ha fatto troppi miracoli.