Il Manifesto di Eusebio. Tornare grandi ritrovando se stessi
Lavoro, umiltà e riscoperta del senso di appartenenza. Sono state queste le keywords, le parole cardine, della prima conferenza stampa da tecnico della Roma di Eusebio Di Francesco. Il nuovo allenatore giallorosso, nel giorno del suo ritorno a Trigoria ha voluto subito riallacciare il discorso con la sua precedente avventura nella Capitale.
La sua Roma da calciatore era quella dello scudetto del 2001, guidata da Fabio Capello e costellata nella sua rosa da una serie incredibile di campioni. Totti, Batistuta, Montella, Emerson, Cafù, Samuel e tanti altri seppero reindirizzare sul campo, grazie alla propria classe, la passione e l'amore di una piazza da troppo tempo a digiuno di vittorie.
Su quella falsariga Di Francesco ha intenzione di approcciarsi come nuovo tecnico. Aprendo le porte a Francesco Totti come suo collaboratore, affidando a Daniele De Rossi il ruolo di leader ed emblema in campo, ma puntando anche sulle delle chiare idee di gioco che diano certezze ad un gruppo chiamato a rilanciarsi attraverso le qualità già presenti in rosa (da Bruno Peres a Florenzi, passando per Paredes e Nainggolan).
Tradizione, idee chiare, talento, personalità e voglia di tornare grandi. "Il secondo posto e i record dello scorso anno devono essere un punto di partenza, un manifesto chiaro su quella che sarà la Roma della prossima stagione.