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Il Superclasico europeo: nel bene e nel male, per sempre nella storia

Il Superclasico europeo: nel bene e nel male, per sempre nella storiaTUTTO mercato WEB
lunedì 10 dicembre 2018, 09:152018
di Giacomo Iacobellis
fonte Dall'inviato a Madrid, Giacomo Iacobellis

"Il Superclasico è uno dei dieci eventi sportivi da vedere prima di morire". Tifosi, giocatori, dirigenti e addetti ai lavori non hanno alcun dubbio: River Plate-Boca Juniors non è mai stata, non è e mai potrà essere una partita come le altre. Lo dice chi lo ha visto, chi lo ha vissuto, chi lo ha raccontato... Perché, nonostante gli oltre 10.000 chilometri che dividono Madrid e Buenos Aires, l'Oso e il Madroño hanno assunto sfumature di albiceleste. Perché Boca e River sono i due "nemici" sul campo per eccellenza. Perché Xeneizes e Millonarios sono due facce, opposte, ma di una stessa medaglia: il Calcio come stile di vita, come filosofia e persino come religione, in Argentina.

Sono stati due giorni di festa, di canti, di banderazos, di tamburi... Anche con qualche provocazione sì, ma senza mai andare sopra le righe. Merito della polizia di Madrid - ben 5.000 gli agenti schierati per vegliare sulla città in questo week-end di fuoco (si pensi che in occasione di un normale Clásico tra Real Madrid e Barcellona le forze dell'ordine impiegate sono "appena" 2.500) -, ma soprattutto degli hinchas delle due squadre. Così il tanto atteso, e temuto, Superclasico si è svolto in un clima di entusiasmo, civiltà e serenità. Quasi facendo dimenticare la sassaiola subita dal pullman del Boca poche settimane fa.

La cinquantanovesima edizione della Copa Libertadores resterà per sempre nella storia. Da un lato in quanto uno dei momenti più tristi del calcio argentino, dall'altro come spettacolo variopinto e coinvolgente, capace di trasmettere tutta l'essenza e la genuinità di uno sport che diventa sociale. Non è un caso che la partita del Bernabéu si sia giocata prima sugli spalti che sul rettangolo verde. Certo, la remontada finale del River ha fatto venire la pelle d'oca, tra il zurdazo di Quintero e la corsa verso la gloria eterna del 'Pity' Martinez. Ma a compensare la non eccellente qualità tattica delle due formazioni è stata proprio la smisurata pasión del tifo. Biancorossi contro gialloblù. Per una notte di gioia e da non scordare mai, in cui si è parlato - finalmente - solo e soltanto di calcio.