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Il tempismo perfetto di un'Inter improvvisata

Il tempismo perfetto di un'Inter improvvisataTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 9 maggio 2017, 23:302017
di Andrea Losapio

C'è una cosa che, in amore come nella vita, non ha l'opportunità di essere premeditata. Il tempismo. Perché le porte girevoli sono dietro l'angolo, quello che succede oggi può determinare la via presa un domani, rispetto a un'altra. E l'Inter, in questo senso, ne è la piena espressione. Dalle dimissioni di Roberto Mancini, prese a poche settimane dal campionato, alla scelta di prendere un allenatore che non sapeva assolutamente nulla della Serie A, senza proteggerlo fino alla fine. Salvo poi scegliere un tecnico che, pur bravo, non può rappresentare il futuro di una squadra che vuole vincere tutto: diciotto mesi sono un tempo estremamente lungo per un club che può stravolgere qualsiasi cosa in un minuto.

Si è visto oggi, perché Pioli è stato esonerato con scelta pensata e ripensata, ma pur sempre con un'idea di fondo che arriva dalla proprietà centrale, lontana da un ambiente come Milano e un meccanismo come quello della Serie A. Anche qui il tempismo è stato quantomeno imperfetto: la Juventus vola a Cardiff per giocarsi la finale e, nei minuti di recupero, l'Inter esce con un comunicato sull'esonero dell'allenatore. Insomma, una barzelletta. Che rende l'idea del perché i nerazzurri non possano essere competitivi ad alti livelli in brevissimo tempo.