Infantino su Boca-River: "4 idioti non possono fermare il calcio"
Gianni Infantino, presidente della FIFA, ha parlato a Marca della decisione di far giocare la finale di ritorno di Copa Libertadores a Madrid: "La CONMEBOL ha analizzato la situazione ed è arrivata alla conclusione che giocare a Madrid fosse l'unica soluzione. I presidenti di Real e Atletico si sono subito resi disponibili, hanno subito dato una mano. È un caso eccezionale che richiede misure eccezionali. In ogni caso non è stata una mia decisione, ho solo dato una mano a supportare la CONMEBOL in un momento difficile. In un primo momento si era pensato di giocare perché sembrava la cosa corretta da fare. È sempre meglio scendere in campo: c'erano 60mila persone allo stadio, un intero Paese e tutto il mondo collegati. Quattro idioti che lanciano pietre non dovrebbero fermare tutto ciò. Erano più di 4? 4, 40 o 400 conta poco. Sono sempre idioti. Quando ci siamo resi conto che alcuni giocatori non erano in grado di scendere in campo, abbiamo deciso di posticipare. Vedo molta violenza, le persone devono darsi una calmata. Dobbiamo dare l'esempio ai bambini, ma certe immagini non aiutano. È solo una partita, fermiamoci un attimo. Importante? Sì, certo: chi vince prenderà in giro gli avversari per i prossimi cento anni. Ma resta una partita, non è una guerra. Non è solo un problema argentino".
Sull'idea di Tebas di far giocare un match di Liga negli USA: "Non mi piace l'idea. Se facciamo manovre del genere, dove andrà a finire il calcio? Il calcio è forte e funziona perché c'è organizzazione: negli USA non vogliono vedere partite del campionato spagnolo, così come in Spagna non vogliono vedere partite inglesi".