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Inter, Ausilio firma un mercato top-level. Di più non si poteva fare. E Modric...

Inter, Ausilio firma un mercato top-level. Di più non si poteva fare. E Modric...TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
sabato 18 agosto 2018, 07:302018
di Alessandro Rimi

Tutto ciò che ha un inizio ha anche una fine. E così anche questa lunga, sorprendente e, per certi versi, clamorosa sessione estiva di mercato (in entrata), ringrazia e lascia definitivamente spazio al campo. C’è chi dirà che la rosa dell’Inter risulta corta e incompleta ma, in fondo, una risposta precisa potrà essere data soltanto tra nove mesi. Certo è che, considerati i paletti del FFP, il settlement agreement in vigore ancora per un anno e il percorso solido ma pur sempre graduale di Suning, Ausilio e la squadra mercato nerazzurra hanno appena portato a termine un lavoro splendido. Le operazioni impostate dal ds, in perfetta sintonia con le linee guida di Luciano Spalletti, hanno seguito la logica dell’esperienza (rosa con il più alto numero di gettoni in Serie A), dell’affidabilità e, soprattutto, dell’eclettismo. Tradotto: per contrastare le restrizioni UEFA, di spesa e di liste, il club di Corso Vittorio Emanuele ha fin dall’inizio messo nel mirino elementi top-level, capaci di ricoprire più ruoli senza perdere d’efficacia, la maggior parte dei quali acquistabili attraverso il prestito con opzione. Obiettivo: qualificazione in scioltezza alla prossima Champions e raggiungimento quantomeno degli ottavi in quella che sta per cominciare. Coefficiente di difficoltà: alto, anzi altissimo.

Ausilio parte forte con Asamoah e de Vrij, due certezze a costo zero. Poi al Racing de Avellaneda strappa Lautaro Martinez, benedetto e sponsorizzato da Diego Milito, sbarcato alla Pinetina grazie a un’operazione costata complessivamente 25,3 milioni - incluso bonus, tasse e commissioni - da pagare in due tranche: una subito, l’altra entro giugno 2019. Argentini lungimiranti, al netto di quanto visto nella preseason, ad aggiudicarsi il 10% in seguito a un’eventuale futura rivendita superiore ai 16 milioni. Sistemati i conti con Nyon quanto a plusvalenze, è il turno di Nainggolan dalla Roma per 24 milioni sommati ai cartellini di Santon e Zaniolo - per il quale all’Inter andrà il 15% in caso di futura rivendita - valutati 14 milioni, più il 10% fino ad un massimo di 2 milioni in caso di cessione definitiva a un altro club. Si viaggia spediti. In prestito (oneroso) sbarcano pure: Politano dal Sassuolo, con base da 5 milioni e diritto di riscatto a 20 più 2 di bonus in caso di qualificazione in Champions e il tesseramento di Odgaard che l’Inter potrà riprendere per 10 milioni prossima estate o per 15 nel 2020, oltre che Vrsaljko dall’Atletico Madrid, con 7 milioni cash ai quali ne andranno aggiunti 17,5 se vorrà essere trattenuto a fine stagione. Chiude il cerchio Keita, ultimo colpo della sessione estiva di mercato, prelevato dal Monaco in prestito a 5,5 milioni con opzione (33). Vale la pena non dimenticare Salcedo e Serpe, a Milano nell’ambito dell’operazione che ha portato Radu e Valietti (diritto di recompra su entrambi) al Genoa, e Mulattieri, baby talento classe 2000 in arrivo dallo Spezia, costato 1,2 milioni e strappato alla Juve.

La società di Zhang ha girato Eder allo Jiangsu, goduto dei riscatti di Kondogbia e Murillo da parte del Valencia, accontentato Nagatomo rimasto in Turchia (Galatasaray), lasciato andare Santon alla Roma e sistemato un po’ di giovani tra Italia e Spagna. Il patron di Suning, che a breve dovrebbe rilevare la quota di minoranza in mano al presidente in carica Thohir, aveva anche avallato il sogno impossibile del figlio Steven: Luka Modric. Il play del Real Madrid, tuttavia, non è riuscito a smuovere Florentino Perez che aveva promesso di liberarlo una volta conquistata l'ennesima Champions League. L’Inter lo ha aspettato fino all’ultimo, impotente di fronte al muro eretto dal leader dei blancos. Non è detto che a gennaio la questione non possa nuovamente prendere corpo. Ad ogni modo, alzi la mano chi credeva che Skriniar, Miranda, Brozovic, Perisic e Icardi sarebbero tutti rimasti all'ombra della Madonnina. Il capolavoro di Ausilio e Gardini, questo forse passato in secondo piano, trova posto anche qui. Ecco perché il mercato nerazzurro, se non è da dieci a causa del mancato arrivo di Lukita, da nove lo è senza ombra di dubbio. Ad Appiano sono pienamente e giustamente soddisfatti. Ora è tempo di ricominciare. Domenica, ore 20.30, a Reggio Emilia contro il Sassuolo mancherà solo Nainggolan, out dal 18 luglio a causa di una distrazione muscolare alla coscia sinistra. Il Ninja è impaziente, non vede l’ora di scendere in campo. Abbiamo ragione di credere che non è il solo. L’Inter è tornata. Buon campionato a tutti.