Inter e Napoli, storie incrociate di bomber
Due squadre diverse, una migliore dell’altra classifica e gioco alla mano, e due centravanti che per differenti caratteristiche rappresentano l’eccellenza del ruolo sebbene agli antipodi, tanto dal punto di vista tecnico quanto da quello tattico. Una grossa porzione dello scontro tra Inter e Napoli, oltre agli altri mille significati che è destinata ad assumere, sarà sintetizzata dallo scontro tra Mauro Icardi e Dries Mertens. Il primo, l’argentino, strutturato fisicamente e chirurgico nel momento di fendere coltellate alle retroguardie avversarie: una fama da killer delle aree di rigore ben compendiata dalla media da urlo che da un lustro sostiene l’attacco nerazzurro. L’altro, il belga, piccolo e sgusciante ma non per questo meno letale quando baciato dai suoi periodi di grazia.
I miracoli tecnici che accompagnano le esplosioni dei suoi tifosi, ne sono testimonianza eloquente. Entrambi funzionali ai progetti dei rispettivi allenatori, quello di Spalletti che con tanto di lavori in corso necessita di un terminale in grado di fare reparto; e quello di Sarri che facendo del palleggio la sua arma migliore, ha nell’ex Psv Ehindoven il suo ideale assoluto di attaccante. E pensare che i due avrebbero potuto anche sposare la stessa causa, nell’estate in cui De Laurentiis cercò di sostituire proprio con il Rosarino l’allora partente Gonzalo Higuain: un progetto naufragato sul senso di appartenenza di Icardi alla causa nerazzurra, e che forse non avrebbe nemmeno permesso a Sarri di scoprire questa nuova versione di Mertens, senza dubbio la migliore del repertorio. Decisamente meglio così, per l’Inter, per il Napoli, e per lo spettacolo che domenica sera potrebbe travolgere San Siro.