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Inter, ecco la «turbina» Nainggolan. Mercato ora a metà strada

Inter, ecco la «turbina» Nainggolan. Mercato ora a metà stradaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 25 giugno 2018, 08:302018
di Alessandro Rimi

38 milioni di motivi per essere felici in casa Inter. Radja Nainggolan è sbarcato a Milano ed è pronto a diventare un nuovo giocatore nerazzurro. Affare (che ha portato Santon e Zaniolo a Roma) concluso in poche settimane. Quando il centrocampista belga ha capito d’essere stato scaricato dai giallorossi, immediatamente ha pensato ai nerazzurri. Ha pensato a Spalletti, ad essere onesti. L’allenatore capace di trasformarlo in un inedito trequartista d’assalto. «Sono felice per questa nuova avventura. Tifosi contenti? Spero lo siano di più quando scendo in campo». Queste le prime parole pronunciate dal Ninja, arrivato ieri sera in auto nella città meneghina presso un noto hotel in zona San Siro, per iniziare a prendere confidenza con l’ambiente e i suoi nuovi tifosi presenti ad accoglierlo in gran numero. Sul volto un’espressione di sorpresa, quasi disorientata, avanti-indietro a un passo dal popolo nerazzurro che invocava forte il suo nome.

Ed eccolo qua Nainggolan. Il quarto colpo firmato Ausilio, dopo De Vrij, Asamoah e il “Toro” Lautaro Martinez. Preso, voluto con l’intenzione di potenziare il reparto offensivo a suon di gol. Lo spera Spalletti, le cui parole non hanno tardato ad arrivare. «È la turbina che mancava al nostro motore, ti dà la vampata - ha detto il tecnico a Sky Sport -. Il fatto che, da quando ha saputo che era sul mercato, ha scelto assolutamente l'Inter per noi è importante. È un ninja: nella sua scelta non conto io, ha contato il club». Sicuro di aver investito su un giocatore il cui rendimento, a dispetto di una carta d’identità non più verdissima, sarà ancora alto almeno per i prossimi quattro anni. Nelle ultime cinque stagioni, Radja, è sempre stato protagonista: 2013/14 tra Cagliari e Roma ha realizzato 4 gol e 3 assist, l’anno dopo in giallorosso 5 reti e 6 assist, quindi 6 gol e 2 assist, prima della stagione della consacrazione targata Spalletti (suo ultimo anno a Roma) con 14 centri stagionali - 11 in A, 2 in Coppa Italia e 1 in Europa League - conditi da 7 assist. Una progressione arrestata l’anno scorso (6 reti e 11 assist), concluso comunque a ottimi livelli. Meno gol ma compagni più felici, malgrado gli undici gettoni di presenza in meno.

In attesa di visite mediche e firma (tutto in mattinata), gli uomini mercato nerazzurri pensano già alle prossime mosse. Delicate quanto a raccolta plusvalenze, decisive riguardo al completamento di una rosa che, nonostante sia già molto competitiva allo stato attuale, risulta ancora scevra di un terzino e un’ala destra, oltre che di un centrocampista d’esperienza. Con Borja Valero (Villarreal e Leganes), Vecino (Tottenham, Chelsea ed Everton) e Joao Mario (United, Everton e Tottenham) possibili partenti, ci si concentrerà sulle uscite di Nagatomo, Eder e Pinamonti. Quest’ultimo a un passo dal Genoa per 9 milioni, ok di Preziosi permettendo. Seguono i vari Biabiany, Vanheusden, Puscas, Longo, Manaj e Dimarco. Il mercato dell’Inter, in sostanza, è ancora a metà strada. E Icardi? Rientrati a Milano, chissà che Wanda non stia programmando un incontro definitivo per capire con che modalità si possa imbastire il rinnovo di Maurito. Il primo luglio si avvicina: basterà un assegno dall’estero di 110 milioni e il sì del capitano nerazzurro per spegnere in un attimo l’effetto Nainggolan.