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Inter eliminata dall'Europa League. All'Eintracht basta la rete di Jovic

Inter eliminata dall'Europa League. All'Eintracht basta la rete di JovicTUTTO mercato WEB
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
giovedì 14 marzo 2019, 22:54Serie A
di Simone Bernabei
fonte dall'inviato a San Siro
Dopo lo 0-0 dell'andata in Germania, l'Inter cade in casa contro l'Eintracht. Di Jovic il gol che elimina i nerazzurri

Serata da dimenticare per l'Inter che nel ritorno degli ottavi di Europa League, dopo lo 0-0 di Francoforte, viene eliminata dall'Eintracht. Ai tedeschi, sospinti dai 15mila tifosi arrivati dalla Germania, basta la rete al 5' di Luka Jovic, bravo a sfruttare un errore di De Vrij.

LE FORMAZIONI - Luciano Spalletti conferma le anticipazioni di giornata e schiera titolare Keita Balde nel ruolo di prima punta con Candreva-Politano-Perisic a supporto. La mediana è affidata agli ex viola Vecino e Borja Valero con Skriniar regolarmente al centro della difesa al fianco di De Vrij. Dall’altra parte Eintracht senza sorprese, fatta eccezione per Willems al posto dell’annunciato De Guzman. Davanti, la coppia esplosiva Jovic-Haller.

AVVIO TUTTO TEDESCO - Pronti via e l’Eintracht, sospinto da 15 mila tifosi arrivati dalla Germania, fa subito capire su che binari vuol mettere la partita. E dopo 120 secondi Haller si avventa su una corta respinta di Handanovic, calcia a botta sicura ma colpisce la traversa. Ma l’errore del 9 teutonico è solo l’antipasto del gol che arriva 3 minuti dopo: De Vrij sbaglia clamorosamente l’appoggio di testa per Handanovic, sul pallone si avventa Jovic che resiste allo spalla a spalla con l’ex Lazio e batte Handanovic in uscita. San Siro trema, purtroppo però per l’esultanza degli scatenati tifosi arrivati da Francoforte.

ERRORI, ERRORI E ANCORA ERRORI - La rete subita a freddo stordisce gli uomini di Spalletti che fino al 13esimo non si vedono mai dalle parti di Trapp. Ma anche in questa prima occasione il cross di Candreva non crea problemi all’ex PSG. Al 15’ Perisic spara altissimo da buona posizione, mentre Keita pochi minuti dopo perde il controllo del pallone cestinando un potenziale ottimo contropiede. E al 27esimo l’Eintracht, con Haller, trova ancora la via della rete ma l’arbitro Hategan annulla giustamente per fuorigioco. E i primi 30 minuti si chiudono con un altro tiro alle stelle, questa volta firmato Soares.

SPALLETTI CAMBIA MODULO - Vista l’inconsistenza e la fragilità della sua squadra, mister Spalletti tira fuori lo specchio e schiera i suoi con un 3-4-2-1 molto simile a quello tedesco. Ma i risultati stentano comunque ad arrivare, con l’Inter che continua a faticare come non mai nella costruzione e soprattutto nella finalizzazione del gioco. E si espone al contropiede tedesco: al 38’ Gacinovic sfrutta una sciocchezza in appoggio di Vecino, taglia in due la difesa e conclude, ma Handanovic è attento e neutralizza. Ed il risultato, dopo i primi 45 minuti, non si smuove più dallo 0-1.

CAMBIO DI ATTEGGIAMENTO, STESSA IMPRECISIONE - L’Inter torna in campo con la difesa a tre e senza cambi. E almeno a livello di idee qualcosa cambia, dopo l’intervallo: prima Candreva cerca e non trova Keita con un cross interessante, poi Politano si mette in proprio, si accentra da sinistra e lascia partire un gran mancino a giro che esce di pochissimo. Nel mezzo una bella parata di Handanovic di piede su imbucata di Haller.

DENTRO RANOCCHIA E TUTTI AVANTI - E’ il 62esimo, ma per certi versi sembra già fine partita. Perché Spalletti butta dentro Ranocchia per uno spento Soares e vara un modulo molto simile ad un 3-3-3-1 con D’Ambrosio-Ranocchia-De Vrij come ultimi baluardi, Skriniar nel ruolo di mediano e Borja Valero-Vecino avanzati di qualche metro. Perisic e Candreva restano esterni, Politano e Keita davanti a cercare fortuna. Fra il 65’ ed il 70’ ci procano, da fuori, Politano e Vecino, ma le loro conclusioni servono solo per far sporcare i guanti a Trapp, fino a quel momento spettatore non pagante e poco più. Nel mezzo almeno due contropiedi cestinati in malo modo dall’Eintracht. E al 71esimo, con un tiro che riaccende la San Siro nerazzurra, ci prova da fuori Milan Skriniar che però porta a casa solo un angolo. E intanto l’Eintracht getta al vento un altro contropiede 4 contro 2.

DENTRO IL BABY ESPOSITO - Al 73’ Spalletti sbilancia, se possibile, ancora di più la squadra, tentando il tutto per tutto. Fuori Borja Valero, sulle gambe e messo in mezzo dalle transizioni tedesche, dentro il classe 2002 Sebastiano Esposito nel ruolo di punta centrale. E dopo 30 secondi dal suo ingresso proprio il baby interista si arrotola su se stesso e colpisce di testa un cross di Politano, conquistando un calcio d’angolo (poi non sfruttato).

ESORDIO ANCHE PER MEROLA - Nei minuti finali, a situazione oramai praticamente compromessa, Spalletti manda in campo anche Davide Merola, talento classe 200 della Primavera. E la partita vive di continui cambi di fronte dati dal fatto che le squadre sono divise nettamente in due tronconi. Con un’unica differenza: l’Eintracht è sempre pericoloso nonostante non riesca a sfruttare 3-4 contropiedi con superiorità numerica, mentre l’Inter non pare avere una mezza idea per impensierire Trapp. E infatti, dopo 20 minuti frenetici, caotici, senza tattica e buoni solo per alzare il voto ad Handanovic, la partita termina sullo 0-1. Certificando il passaggio della squadra che ha maggiormente meritato, ovvero l’Eintracht.

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