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Inter, la Champions è realtà. Spalletti dà il via a una nuova era

Inter, la Champions è realtà. Spalletti dà il via a una nuova eraTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 21 maggio 2018, 08:302018
di Alessandro Rimi

Autogol di Perisic, tiro storpiato di Icardi, palo di Milinkovic-Savic. Il primo terzo di partita aveva spento entusiasmo e fiducia. La sensazione che, ancora una volta, doveva andare esattamente in quel modo lì. Come l’anno scorso e gli altri quattro prima. Alla Lazio riusciva tutto, l’Inter sbagliava tutto. Poi, come già accaduto ventuno volte nel corso della stagione, calcio da fermo, corner di Brozovic e pari di D’Ambrosio su doppia incertezza di Strakosha. All’Olimpico prende corpo una sorta di sintesi della stagione nerazzurra, con gli episodi/momenti non necessariamente disposti nell’ordine originale. Dalla fredda delusione al godimento più ardente. Nel mezzo il raddoppio di un Felipe Anderson letale (complice una diagonale difensiva interista vietata ai minori), il centesimo gol in maglia nerazzurra di Icardi (dal dischetto) e l’inzuccata di Vecino (ancora da calcio d’angolo) che fa volare le reti di testa interiste a quota quindici. Apoteosi. Rimonta completata.

La monotematica spallettiana, alla fine, guarda tutti in faccia invocando silenzio, suggerendo un bell’esame di coscienza diffuso. Nonostante l’austerity, il Fair Play Finanziario, il muro di Pechino, gli isterismi di febbraio e marzo, l’assenza del patron che aveva posto la Champions come obiettivo obbligatorio. Beh, eccola qua la Champions. Raggiunta con sudore e strategia, intelligenza e risparmio, nervi e unione di gruppo. Il nuovo allenatore dell’Inter era arrivato alla Pinetina ascoltando tante promesse mai concretizzate. L’elemento cardine affinché mettesse in campo tutte proprie risorse, però, era stata l’intenzione di Suning, la credibilità della proprietà, la voglia di crescere e costruire sul lungo periodo. Luciano da Certaldo qui si inserisce: nell’anno zero. In una nuova era di cui fin dal principio possiede chiavi e segreti. In un nuovo inizio che non poteva prescindere dalla partecipazione alla «coppa più bella del mondo».

Ora, potendo contare sull’appeal europeo, su un brand decisamente più attraente e, in senso stretto, su una maggiore liquidità, l’Inter dovrà studiare e programmare meticolosamente il prossimo triennio. Perché in Champions a sfigurare, anche no. Siccome tre acquisti notevoli sono già stati brillantemente definiti, di motivi per pensare che, anche stavolta, Suning faccia le cose con lungimiranza ce ne sono a bizzeffe. Dare un respiro più internazionale alla squadra, a questo punto, diventa una priorità. Come quella di trattenere Icardi ad Appiano. Il capocannoniere della Serie A, insieme a Immobile, ha espresso per l’ennesima volta tutta la sua volontà nel rimanere in nerazzurro. La strada è tracciata. Finalmente larga, illuminata e sicura. Sbagliare non si può.