Inter, ora è tempo del realismo: l'autocritica di Conte
Un’autocritica dura, senza possibilità di appello, per il primo passo falso dell’Inter di Antonio Conte. Un inciampo limitato nel risultato solo grazie alla confusione creata nel finale di partita, con l’ingresso di qualche piede buono in più e con una scarica di dinamismo offerta principalmente da Barella, al di là del gol segnato dall’ex giocatore del Cagliari. Poche le note liete di una serata che avrebbe potuto assumere contorni decisamente più nefasti, specie in considerazione del risultato delle avversarie nel girone. Una partenza ad handicap che Conte dovrà essere bravo a tramutare in propellente per i prossimi impegni, a partire dal derby di sabato sera. Le indicazioni positive si limitano all’ingresso in campo dell’autore del gol e alla verve agonistica e le qualità potenziali lasciate intravedere da Valentino Lazaro.
L’austriaco, subentrato a Candreva infortunato, potrebbe avere nella stracittadina la possibilità di giocare per la prima volta dal primo minuto dando continuità agli inserimenti e alla facilità di corsa messi in mostra nel finale convulso della gara di ieri. Un percorso di crescita che dovrà partire dalla fluidità nello sviluppo del gioco, la sensazione fornita dall’esordio in Champions League è quella di una squadra dipendente dai tempi di Sensi e ancora troppo legata al palleggio di Brozovic: quando il croato vive una serata negativa, la manovra ne risente eccome. Punti da sviluppare e migliorare, mentre è da rinsaldare al più presto l’affidabilità difensiva che aveva fatto bella mostra di sé nelle prime tre uscite in campionato e svanita misteriosamente sotto i colpi tentati dalle folate offensive dello Slavia Praga. Resta la fiducia, ma i margini di miglioramento sono imponenti ed innegabili. E l’entusiasmo lascia spazio al realismo.