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Inter, parla Ausilio: "Spalletti e Icardi restano a prescindere dal 4° posto"

Inter, parla Ausilio: "Spalletti e Icardi restano a prescindere dal 4° posto"TUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
lunedì 23 aprile 2018, 10:212018
di Raimondo De Magistris

Piero Ausilio, direttore sportivo dell'Inter, ha rilasciato questa mattina una lunga intervista ai microfoni di Radio Rai: "Si fatica su tutti i campi e tutte le domeniche, ogni squadra ha il suo obiettivo. Contro il Chievo abbiamo disputato un'ottima partita, gli ultimi cinque minuti un po' particolari ma non abbiamo sofferto particolarmente".

Inter dipendente da Icardi e Perisic?
"Sono attaccanti e sono pagati anche per questo. Stanno facendo molto bene il loro lavoro".

Come mai avete avuto bisogno adesso di Karamoh?
"E' un giovane e come tutti i giovani ha bisogno di un po' più di tempo per imporsi. Siamo stati bravi a individuarlo e a prenderlo a costi contenuti. Merito al mister che ha lavorato tanto sulla crescita di questo giovane. C'è grande soddisfazione".

Dalbert è il vostro giocatore più richiesto sul mercato?
"Lui non sta giocando per meriti dei titolari, cioè Cancelo e D'Ambrosio. Dispiace non stia giocando, ma tante squadre mi stanno chiamando per questo ragazzo".

Ingresso in Champions determinante per i rinnovi di Spalletti e Icardi?
"No, assolutamente. Spalletti è il nostro presente e vogliamo costruire un futuro che vada anche oltre l'attuale contratto. Anche Icardi è legato a noi per altri tre anni e al momento opportuno ci siederemo attorno a un tavolo per premiare anche i suoi miglioramenti. Sono due punti fermi del presente e del futuro".

Partita con la Juve sarà decisiva per voi?
"Decisiva perché è la prossima. Ci attendono quattro gare decisive e un risultato positivo ci permetterebbe di proseguire la nostra rincorsa. Ci siamo migliorati di dieci punti rispetto alla passata stagione e ne abbiamo recuperati 20 sulla Roma. Ma per diventare bellissima questa stagione dovrà concludersi con la qualificazione in Champions".

Verrà ceduto un big in estate nel nome del Fair Play Finanziario?
"Il problema del Fair Play Finanziario ci sarà sempre, tra costi e ricavi bisogna fare zero a zero. Io spero di farcela, sacrificando qualche ragazzo giovane come lo scorso anno piuttosto che puntare su qualche situazione un po' diversa. Non è detto che si debba sacrificare un big, ricorderete la scorsa estate Perisic che fu richiesto dallo United ma alla fine rimase".

Cosa vorrebbe dire per voi non andare in Champions?
"L'Inter deve sempre avere l'ambizione e l'obiettivo di giocare in Champions. Il lavoro di Spalletti è positivo e rispetto al passato questa squadra s'è migliorata in tutti i parametri. La squadra è solida, può e deve essere migliorata, ma siamo l'Inter e la nostra ambizione deve sempre essere quella di qualificarci in Champions League".

Secondo lei con quale atteggiamento arriverà la Juventus a Milano sabato sera?
"La Juventus è una squadra che difficilmente sbaglia due gare consecutive. Ci aspettiamo una squadra determinata. Ma di fronte ci sarà un'Inter che cercherà di fare la sua grande prestazione".

Quanto siete vicini ad Asamoah?
"Di mercato ne cominceremo a parlare dal 21 maggio. Dal nostro punto di vista in questo momento non è stata presa in considerazione nemmeno l'ipotesi".

Come si potrà colmare il gap da Juve e Napoli? Cancelo rimarrà?
"Cancelo è parte del nostro programma, quando lo abbiamo preso abbiamo inserito nell'accordo il diritto di riscatto. Con lui si faranno valutazioni economiche, non tecniche, perché di lui siamo assolutamente soddisfatti. Con Spalletti è cresciuto tantissimo".

E' più facile recuperare sulla Lazio o sulla Roma?
"A me vanno bene entrambe. Magari alla Roma auguriamo di vincere la Champions e di arrivare quinti così siamo tutti contenti".