Inter, resistere fino a gennaio per rimediare alle scelte superficiali
Quasi due mesi a gennaio. Tanti. In mezzo le due pesantissime sfide di Champions contro Slavia Praga e Barcellona. Per non parlare di Roma (San Siro) e Fiorentina (Franchi) in calendario nel cuore di dicembre. l’Inter di Antonio Conte dovrà mordersi il labbro, sperare che la nuvola nera degli infortuni possa spostarsi altrove e pregare che Sensi, Asamoah, Gagliardini e Politano recuperino in fretta. Se i nerazzurri riusciranno a rimanere aggrappati alla Juventus, se dimostrerà fame e resistenza abbastanza da superare le eliminatorie di Champions, allora nella prossima finestra di mercato ci si potrà divertire.
Ancora una volta. Questa volta, con l’obiettivo di completare una rosa che, già prima delle parecchie defezioni, sembrava tutto fuorché larga. «Sono contento della rosa e dei calciatori che ora conosco anche come uomini, però a livello numerico in estate siamo stati un po' superficiali, qualcosina ora la stiamo pagando». Riferimento a quel Dzeko tanto corteggiato e infine rimasto a Roma, a quel Vidal che avrebbe pure accettato di partire per Milano non fosse altro che l’offerta (di fronte alla richiesta di 22 milioni) al Barcellona non è mai stata recapitata. Il cileno resta una prima scelta per Conte in vista della sessione di mercato invernale, così come Giroud del Chelsea (nodo ingaggio di 8 milioni necessariamente da alleggerire negli anni di un eventuale contratto). Non è casuale si parli di calciatori che il tecnico nerazzurro conosce a fondo, in (lunga) attesa del ritorno di Alexis Sanchez.