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Inter, riserve non all'altezza. Per competere con la Juve serve migliorare (anche) la panchina

Inter, riserve non all'altezza. Per competere con la Juve serve migliorare (anche) la panchinaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 6 luglio 2020, 15:00Serie A
di Simone Bernabei

L'Inter si lecca le ferite, cit. Antonio Conte. Il ko contro il Bologna ha dato una spallata alle residue chance nella lotta Scudetto e più in generale alle convinzioni generali dell'Inter. I nerazzurri si trovano ora a -11 dalla vetta, divario che impone esami e valutazioni per tutti, "dal tecnico ai giocatori fino all'ultima persona che lavora all'Inter". Parole che prendiamo ancora una volta in prestito da Conte e che fotografano una situazione di valutazione in vista del prossimo anno.

Il focus è sulle alternative - Tante, troppe seconde linee non hanno dato le giuste garanzie. O meglio, non hanno reso come i titolari. Soprattutto dalla cintola in su. In difesa sarà da valutare la posizione di Ranocchia, anche se il suo profilo negli ultimi anni è servito soprattutto come collante all'interno dello spogliatoio. Il caso più spinoso è quello riguardante Godin: superato nelle gerarchie da Bastoni, l'uruguayano oggi è alternativa di lusso (visto l'ingaggio) che però mal si concilia con l'idea difensiva di Conte. Se arriverà una squadra disposta a pagare gli oltre 5 milioni del suo ingaggio, l'ex Atletico potrà partire (e quindi dovrà esser rimpiazzato).

Il centrocampo e l'attacco restano i nodi più intricati - Borja Valero è stato pubblicamente elogiato da Conte, per professionalità e rendimento. Ma a fine stagione il suo contratto si esaurirà e lo spagnolo dirà addio. Stessa sorte, probabilmente, per Vecino e Gagliardini: l'uruguayano, dopo un discreto impiego nella parte iniziale della stagione, è scivolato in fondo alle gerarchie, Conte vorrebbe altro nel ruolo. L'ex Atalanta, invece, continua a trovare spazio ma i tanti errori (alla luce del discorso precedente) porteranno l'Inter a fare delle valutazioni. I certi del posto sono Brozovic e Barella, mentre su Sensi permangono dei dubbi. Logico, insomma, cercare nuovi e più funzionali centrocampisti in ottica futura.
Quindi l'attacco: Lukaku è la base da cui ripartire, Lautaro Martinez anche soprattutto se il Barça dovesse defilarsi e il rinnovo prendere corpo. Il contributo di Sebastiano Esposito , nella seconda parte di stagione, sta venendo meno (partirà in prestito) mentre le prestazioni di Alexis Sanchez continuano ad essere altalenanti, fatto che rimanda i ragionamenti sul futuro nerazzurro del cileno. A prescindere, la sensazione è che in attacco servano almeno due importanti alternative che possano coprire le spalle al belga e all'argentino.

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