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Inter, Spalletti: "Avanti così. Italia? Sì ad Ancelotti, basta incolpare Ventura"

Inter, Spalletti: "Avanti così. Italia? Sì ad Ancelotti, basta incolpare Ventura" TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 19 novembre 2017, 23:542017
di Rosa Doro

Dopo la vittoria conquistata contro l'Atalanta, Luciano Spalletti a La Domenica Sportiva ha detto:

Lei confida in Ancelotti per la nazionale?
"Io penso che sia il più pronto di tutti, bisogna avere le spalle forti, servono quelli tosti perché all'allenatore vanno tutte le colpe. Che tutti attaccano Ventura che all'inizio dicevano aveva messo a posto tante cose, mi sembra esagerato. Bisogna ora vedere dalle prossime riunioni quelle che saranno le motivazioni, io da addetto ai lavori mi sento un po' responsabile, è una situazione nuova, non siamo abituati, per rendersi conto di quello che è successo serve tempo".

Voi allenatori ci parlavate con Ventura?
"Sì, delle cose di cui si può parlare. Io lo ho avuto come allenatore, mi ha fatto passare dai dilettanti ai professionisti, dal punto di vista personale e di allenatore e penso che lo abbiate visto tutti, non si è giocato solo l'ultima gara, si era guadagnato la stima di tutti, poi chiaro si fanno degli errori, preferisce giocare con le due punte, queste sono tutte cose soggettive, non so cosa sia accaduto in quelle due partite, ha frequentato tutti gli allenamenti di tutte le squadre, non si parla di scelte, quelle aspettavano a lui".

Avresti lasciato fuori Insigne?
"E' un giochino troppo facile, io preferisco giocare in un modo differente. Mi sento responsabile? Sì, come addetto ai lavori, ho una responsabilità. Vado a Coverciano a dire la mia, non bisogna tirarsene fuori, bisogna prendersi la sua responsabilità, non è corretto dire che ha perso solo lui, si perde tutti, si vince tutti: funziona così. Anche Tavecchio dice che è colpa di Ventura. Che messaggio mandiamo a quello che deve venire?",

Ranieri buon candidato?
"Sicuramente è uno di quelli che ha le spalle larghe, ha esperienze per poter gestire una squadra importante come l'Italia, ce ne sono anche altri, dipende da tante cose. Ora lasciamo esprimere nelle prossime riunioni le soluzioni, io mi devo impegnare di più, devo sentire il discorso del nuovo staff, delle giovanili perché poi dipende dalla qualità che ci mettiamo nel lavoro che facciamo, dagli obiettivi che ci poniamo, da che calcio che vogliamo fare".

Sulla vittoria dell'Inter?
"L'Inter ha fatto vedere che è una squadra che si conosce, che conosce se stessa. Cerca di portare la gara dove vuole, a lunghi tratti ci è riuscita, in altri non siamo riusciti ad aggredire con continuità ma abbiamo fatto una buona gara, siamo riusciti ad attaccarli, a pressarli, a giocare velocemente, questo è il calcio che vogliamo fare, poi bisogna essere bravi a non sbagliare niente. Se poi non arrivi a soffocare i loro tentativi diventa difficile ma i tifosi dell'Inter sono professionisti, sanno come si fa, fino al 2-0 hanno partecipato, quando hanno visto quelle giocate in velocità tutto è diventato bellissimo perché siamo riusciti a far partecipare il pubblico".

Inter anti-Napoli?
"Non lo so, noi vogliamo continuare, vogliamo migliorare, vogliamo creare la cultura di questo calcio qui, che è un modo proprio di allenarsi, di voler giocare nell'altra metà campo".

La Roma?
"Mi fa un bell'effetto, sono contento per loro, Di Francesco sta facendo benissimo, sta facendo un calcio propositivo, è una squadra eccezionale, forte, che sta facendo un calcio bello, produttivo. Però se siamo lì con loro, qualcosa abbiamo fatto anche noi...".