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Inter, Spalletti sotto accusa: cambi sbagliati, ostinazione e freno a mano

Inter, Spalletti sotto accusa: cambi sbagliati, ostinazione e freno a manoTUTTO mercato WEB
© foto di PHOTOVIEWS
mercoledì 12 dicembre 2018, 07:152018
di Gianluigi Longari

Perché? È la domanda che è balenata nella testa della gran parte dei sostenitori dell’Inter al momento della lettura delle formazioni ufficiali della gara decisiva tra nerazzurri e Psv. La stessa domanda che sarebbe riecheggiata al momento dei cambi effettuati nel corso dei novanta minuti e che da troppe settimane contraddistingue le scelte di Luciano Spalletti, specie nel momento in cui i risultati hanno smesso di supportare il suo operato. E così, gran parte del credito che il tecnico aveva accumulato nell’anno e mezzo di permanenza, si è dissolto nel nulla. I dati eloquenti arrivano dalla rivolta social che addita proprio l’ostinazione dell’allenatore di Certaldo quale massima responsabile delle sventure nerazzurre in questo avvio di stagione. L’insistenza con la quale giocatori dal rendimento inadeguato vengono considerati intoccabili, è pari solo a quella che esclude possibili protagonisti dalle scelte di formazione che li relegano a comparse quando avrebbero probabilmente le qualità per recitare ruoli da protagonisti.

La sensazione diffusa è che l’Inter vista in campo non potesse fare molto più di ciò che ha effettivamente fatto, ma che allo stesso tempo quella che resta fuori abbia potenzialità inespresse che sarebbe peccaminoso continuare ad ignorare. Invece Lautaro Martinez gioca solo i minuti finali di partite che si mettono per il verso sbagliato, Keita Balde non viene confermato quando vive il suo migliore periodo di forma, e si preferiscono scelte conservative quando sarebbe il caso di premere sull’acceleratore. E così, il sogno Europeo dell’agognato ritorno in Champions è già terminato. Il percorso di crescita è ancora lungo, è vero, ma compierlo sfruttando tutte le potenzialità di cui si dispone sembrerebbe una scelta ben più saggia rispetto a quelle che stanno cancellando un credito e una stima che Spalletti aveva dimostrato di potersi meritare.