Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Inter, vincere a Udine e sperare. Spalletti va all-in

Inter, vincere a Udine e sperare. Spalletti va all-inTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 5 maggio 2018, 07:302018
di Alessandro Rimi

Non restano molte vie da percorrere all’Inter. Anzi, a dire il vero, ne resterebbe una soltanto: la vittoria incondizionata. Con una squadra a pezzi in seguito ai fatti indigesti di settimana scorsa, due squalifiche evitabili e una defezione - quella di Gagliardini - oltremodo pesante, Spalletti dovrà non solo inventarsi un undici equilibrato, ma anche convincersi e convincere i suoi uomini che in ballo c’è tutto e ancora di più. Non semplice, ovvio. Si dice che il calcio sia composto da sostanze liquide, capaci di alterare ogni aspetto psicologico nel giro di niente. Parecchie volte. E siccome non si legge ancora di una doppia vittoria scontata contro Atalanta (in corsa per l’Europa) e Crotone (tutto meno che salvo) da parte della Lazio, unica reale concorrente per un posto in Champions, vale la pena giocarsela eccome. Con ogni mezzo possibile. In realtà neppure la Roma avrebbe ragione d’essere troppo serena. Fallita l’impresa contro il Liverpool, ad attendere Di Francesco in effetti c’è un Cagliari che, in casa, ha fermato la Lazio e fatto dannare Juve e Milan.

No, non è finita. Nei prossimi 180’ bisognerà essere spietati e sperare che basti per dare un senso al match dell’Olimpico. Lo hanno capito un po’ tutti. Il problema è che dovranno capirlo anche coloro i quali viaggeranno verso il Friuli, là dove i nerazzurri in A non perdono da oltre quattro anni (dodici punti in quattro match). Nell’ultimo incrocio, l’8 gennaio 2017, l’Inter di Pioli ribaltò i bianconeri di Delneri avanti grazie a Jankto (nel mirino di Ausilio) con una doppietta firmata Perisic. Come se non bastasse, a Udine la Curva Nord ha annunciato che resterà fuori dallo stadio per tutto il primo tempo, in protesta al “trattamento subito da parte delle autorità”. Insomma, Tudor difficilmente potrà andare a caccia di punti senza aver prima sedato un ambiente assai turbolento, volendo usare un eufemismo. Poi c’è il fattore Icardi: secondo cannoniere della Serie A con 27 gol in 31 presenze (Immobile ha timbrato il cartellino 29 volte, giocando però un match in più), eppure quasi certamente scartato da Sampaoli per Russia 2018. Follia. Nondimeno è un bene per Spalletti che potrà contare su un Maurito versione killer. Come sempre, del resto. Ci sarebbero alcune lacrime da ricacciare indietro subito, un cittì per nulla amato da smentire, una Champions mai raggiunta da conquistare. E chissà magari, finalmente, anche da giocare.