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#iorestoacasa - Le storie della buonanotte: 1988, anno del Cigno, di Senna, della MaGiCa

#iorestoacasa - Le storie della buonanotte: 1988, anno del Cigno, di Senna, della MaGiCaTUTTO mercato WEB
sabato 14 marzo 2020, 01:05Serie A
di Marco Conterio
#iorestoacasa - Tuttomercatoweb.com propone ai suoi lettori delle storie di calcio per tenerci compagnia in queste giornate tra le mura domestiche

1988. E' un anno storico per la televisione. Nascono format che segneranno la vita di tutti noi. Sì, pure le ragazze Cin Cin di Colpo Grosso, e alzi la mano che non ha mai visto a notte inoltrata Umberto Smaila e le sue belle. Poi, da una geniale idea di Antonio Ricci, prende vita il tg più irriverente del panorama italiano, Striscia La Notizia. E se Maurizio Costanzo inaugura il suo storico Maurizio Costanzo Show, Piero Angela apre la sua prima stagione di Quark. Ce n'è per tutti i gusti. La vita non è solo un quiz.

Il primo grande Milan Il 1988 sarà l'anno del primo Grande Milan di Silvio Berlusconi. Intanto la Serie A decide, dall'anno che verrà, di aumentare il numero di partecipanti e dunque di ridurre le retrocessioni a sole due. Vengono riaperte le frontiere, sebbene restino due tesseramenti per squadra ma la Sampdoria continua a crescere in salsa italiana. Il tandem d'attacco è sempre quello. Gianluca Vialli e Roberto Mancini. Due che prenderanno presto il volo. E che intanto carburavano. Era un 'andamento lento'. Ma presto sarebbe arrivato il riff giusto. Il rullo di tamburi. Presto, la Genova blucerchiata, con quei due lì, avrebbe conosciuto la parola proibita. Scudetto.

Nasce la Ma-Gi-Ca Ruud Gullit e Marco Van Basten. Saranno le icone dell'Olanda campione d'Europa ma sono loro i due colpi di un Milan che viene profondamente rifondato Berlusconi sceglie un nome nuovo, a sorpresa per la panchina. Arrigo Sacchi da Fusignano, reduce dalle stagioni di Parma ma all'esordio in Serie A. La Roma ritrova Niels Liedholm, davanti prende il tedesco Voller. Il Napoli fonda la Ma-Gi-Ca, con Maradona, Giordano e col brasiliano Careca mentre la Juventus del primo anno del dopo Platini cerca la ripartenza con Ian Rush. Che arriva dal Liverpool ma che non riuscirà mai a vestire corona e scettro del Re. La Juve aveva perso il suo 10. Il suo genio. L'amore.

Bush è Presidente Due catastrofi stravolgono il 1988: un'inondazione lascia 20 milioni di persone senza tetto in Bangladesh mentre in Armenia ne muoiono oltre 25mila in uno dei terremoti più forti della storia dell'umanità. Intanto, negli Stati Uniti, l'ex capo della CIA, George Bush, diventa presidente con una vittoria schiacciante su Don Quayle mentre Gorbaciov viene nominato capo del soviet supremo e inizia la ristrutturazione economica del paese, la "perestroika". Era un mondo pronto a cambiare. A stravolgersi. Altro che il paradiso.

La storia dirà Milan Il Napoli avrebbe dovuto vincere il suo secondo Scudetto. Già, 'avrebbe'. Però la storia dirà Milan. Maradona sarà capocannoniere ma i rossoneri, con Arrigo Sacchi, blindano da subito la difesa con Franco Baresi e con due stelle dal futuro brillante come Alessandro Costacurta e Paolo Maldini. Gli azzurri, però, iniziano col botto. Cinque vittorie su cinque, la Samp ci prova ma non tiene il passo e all'ultima di andata un gol di Maradona pose fine alla rincorsa dei blucerchiati. Gli azzurri diventarono campioni d'inverno e continuarono la loro corsa nella tornana di ritorno, arrivando il 14 febbraio ad accumulare un vantaggio di cinque punti sul Milan, secondo in graduatoria. Intanto, uno studio scientifico, dimostrò che la Sacra Sindone risaliva in realtà al 1200 ma la Chiesa continua a considerarla oggetto sacro. Questione di fede.

L'uomo che correva sfidando le nuvole Il 1988 sarà un anno storico per i motori. Per quel che sarà, per quel che è stato. Ayrton Senna, l'uomo che correva sfidando le nuvole, con quel suo malinconico sorriso brasiliano, vincerà il suo primo Mondiale in una stagione dominata in lungo e in largo dalle McLaren Honda. Il 1988, però, sarà l'ultima volta con Enzo Ferrari. Che se ne andrà a 90 anni, dopo aver cambiato per sempre la storia del nostro paese, del motorsport, delle quattro ruote. Sarà uno dei personaggi più importanti del secolo oramai agli archivi. L'uomo che aveva reso il rosso non più solo il colore del fuoco. Dell'amore. Del sangue. Rosso era anche Rosso Ferrari. Della macchina più bella. Immortale.

Chi ha incastrato Roger Rabbit? Il fenomeno cinematografico che a suo modo rivoluziona pure Hollywood e non solo si chiama Chi Ha Incastrato Roger Rabbit. Per la prima volta, attori in carne e ossa, interagiscono con cartoni animati e, visti i tempi, visto il 1988 in piena corsa, un miracolo tecnologico bello e buono. Sì, però ok l'innovazione, gli effetti speciali e via discorrendo. Però è anche un anno di capolavori. La notte degli Oscar segnerà il vero e proprio trionfo di Bernardo Bertolucci: il suo Ultimo Imperatore vincerà ben nove statuette, compresa quella per miglior film. Un anno in cui Freddie Mercury, con la cantante lirica Monsterrat Caballè, incide l'album contenente il singolo Barcelona. Per la terza volta comparirà senza i suoi storici baffi, per la prima raggiungerà un re della quarta ottava a voce piena in una canzone.

Lo scontro diretto Il 10 aprile, a cinque giornate alla fine, il Napoli conduceva con quattro punti di vantaggio sui rossoneri, che non avevano saputo approfittare appieno di alcuni tentennamenti della capolista nei due mesi precedenti. Ma i rossoneri, a partire dalla settimana successiva, inanellarono tre successi che si rivelano decisivi: il 17 aprile vinsero a Roma, mentre gli azzurri perdevano a Torino di fronte alla Juventus; il 24 fecero loro il derby meneghino mentre i rivali pareggiavano a Verona; infine, nello scontro diretto del San Paolo, si imposero per 3-2 grazie alla doppietta di Virdis e a un gol di van Basten. La rimonta subita portò il Napoli allo sbando: la squadra partenopea, che aveva perso solo due partite nelle prime 25 giornate, cadde quattro volte negli ultimi cinque turni e ottenne solo 1 punto sui 10 disponibili.

Carl Lewis contro Ben Johnson. Ben Johnson contro Carl Lewis. In Corea del Sud le attenzioni erano tutte su questa sfida e il canadese vinse i cento metri in soli 9 secondi e 97 centesimi. Sì, bravo. Peccato che venne trovato positivo all'antidoping e rimandato a casa senza medaglie e squalificato. Il grido di gioia di Carl Lewis venne strozzato dalle provette di Johnson mentre per l'Italia, Seul fu storica. I fratelli Abbagnale fecero gridare lo stivale di gioia mentre nell'ultimo giorno arrivò l'acuto più bello. Gelindo Bordin vinse quella che, nelle Olimpiadi, dal giorno della loro nascita, è la gara. Per antonomasia. La maratona. Che diventava tricolore di felicità.

L'anno delle sorprese Il Milan, all'ultima giornata, pareggiò a Como e si laureò campione d'Italia. Sacchi in panchina, poi Van Basten, Gullit, Donadoni, Baresi, Maldini e compagni, regalarono una gioia infinita alla Milano rossonera dopo nove complicatissimi anni. La Sampdoria dei giovani vince la Coppa Italia in finale ai supplementari contro il Torino, con il gol di Salsano a decidere la gara. La Coppa Campioni è per la prima storica volta del PSV Eindhoven, con la vittoria ai rigori sul Benfica. L'altra grande sorpresa è in Coppa delle Coppe: l'Atalanta, dalla Serie B, arriva in semifinale ma a vincere sono i belgi del Malines in finale contro l'Ajax mentre la Uefa è del Bayer Leverkusen in finale contro l'Espanyol. Era un anno di prime volte. PSV, Malines, Bayer Leverkusen. Un anno da ricordarsi.

Il gol all'URSS del Cigno di Utrecht Il 1988 è l'anno degli Europei di Germania e di uno dei gol più belli di sempre. Lo segnerà Marco Van Basten in finale contro l'Unione Sovietica. Mancini farà gol all'esordio contro la Germania, zittendo i giornalisti ma l'Italia uscirà proprio contro l'URSS. Più tardi, gli azzurri olimpici di Rocca perderanno la faccia e la partita contro lo Zambia per 4-0 a Seul, intanto la formazione di Vicini sfornava giocatori che saranno protagonisti delle Notti Magiche due anni più tardi. Però, in Germania, il protagonista assoluto sarà lui. Il cigno di Utrecht. Cinque reti alla fine della kermesse e pallone d'oro che lo consacrava miglior attaccante del mondo.

© foto di MB/Image Sport
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