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#iorestoacasa - Le storie della buonanotte: il tempo delle capriole di Oba Oba Martins

#iorestoacasa - Le storie della buonanotte: il tempo delle capriole di Oba Oba Martins
sabato 11 aprile 2020, 01:05Serie A
di Marco Conterio
#iorestoacasa - Tuttomercatoweb.com propone ai suoi lettori delle storie di calcio per tenerci compagnia in queste giornate tra le mura domestiche

Sunday Oliseh è la storia che nel mercato della Juventus non è sempre stata domenica. Simbolo del calcio nigeriano e della Reggiana in Italia, però, la storia di Obafemi Akinwunmi Martins da Lagos parte da lui. Anzi, da suo fratello, che è l'allenatore dell'Ebedei della capitale nigeriana. Churchill Oliseh ce l'ha scritto anche oggi sui profili social: "manager e scopritore di Martins". Chiama il fratello e segnala, proprio alla Reggiana, l'acquisto di Obafemi e di Stephan Makinwa, futuro attaccante di rilievo della Lazio e oggi procuratore.

La prima capriola: l'Inter La prima capriola è il passaggio all'Inter, a diciassette anni, dove vince subito il Torneo di Viareggio e il Campionato Primavera. Dimostra doti e colpi superiori, quelle che in futuro apriranno dubbi sull'età che gli accusatori mai proveranno e dimostreranno. Obafemi Martins, classe '84, colpisce non solo gli avversari ma pure il cuore dell'Hombre Vertical, Hector Cuper. Esordisce poco dopo il compimento dei diciotto anni, tre reti e più che uno spezzone di gara nella prima stagione, subito in doppia cifra nella seconda.

Corsa e salti Veloce, velocissimo. Tanto che, una corsa dopo l'altra, Oba Oba andava pure più veloce del pallone. Meno di undici secondi per i cento metri, picchi da atleta puro, salti al livello delle nuvole. Resta un timido fanciullo nonostante la celebrità da prima star. Abita a Interello per lungo tempo insieme ai connazionali Adeshokan ed Eliakwu, si trasferisce poi a Cormano come in una famiglia allargata.

Le ultime capriole interiste Il pareggio durante la semifinale di ritorno della Champions del 2003 contro il Milan poteva esser quasi un carpiato ma i gol fuori casa premiarono i rossoneri. Il resto, per Massimo Moratti, è forse il rimpianto di aver detto di no a 40 milioni da parte del Chelsea di Roman Abramovich, visto che poco dopo sarà ceduto per 16 al Newcastle. Farà spazio a Hernan Crespo e Zlatan Ibrahimovic, salti tripli per la qualità della rosa nerazzurra.

Martins il girovago Il resto della carriera di Obafemi Martins sarà un cercare una nuova vita, una nuova consacrazione che però mai arriverà come ai tempi dell'Inter. Certo, il gol segnato contro il Tottenham, con la maglia del Newcastle, è attualmente il nono più potente della storia della Premier con 135 chilometri orari. Però Wolfsburg, Rubin Kazan, Levante, non riescono a essere casa come lo fu Milano. Con la Nigeria giocherà fino al 2015, diciotto reti e quarantadue gol, due terzi posti in Coppa d'Africa annessi. Nel 2013 in trasferimento in MLS, ai Seattle Sounders, dove con la media di oltre un gol a partita entrerà nel club dello stato di Washington.

Cina andata e ritorno Obafemi Martins da Lagos è andato avanti a suon di capriole, magari con minor vigore di un tempo, in Cina. Allo Shanghai Shenhua, dal 2016 al 2018, un gol ogni due partite. Non è però un titolarissimo, anche se all'esordio, dopo otto gare, segna dopo un minuto dall'ingresso in campo. Nel 2018 termina il suo contratto e resta praticamente un anno in cerca di una nuova squadra, in Europa, dove correre e saltare ancora. Decide così di tornare in Cina, allo Shanghai. Dove poi tutto, in questo 2020 da salti al contrario, tutto s'è fermato.

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