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#iorestoacasa - Le storie della buonanotte: risse e calci di Vinnie Jones della Crazy Gang

#iorestoacasa - Le storie della buonanotte: risse e calci di Vinnie Jones della Crazy GangTUTTO mercato WEB
venerdì 13 marzo 2020, 07:44Serie A
di Marco Conterio

Fottuto, pazzo, bastardo. Ecco, iniziamo dolci, va. Perché ci sarebbero, di cose da dire su Vincent Peter Jones. Che è stato, probabilmente, il calciatore più duro, tosto, e cattivo di sempre. Iniziamo giusto con l'anagrafica: nasce a Watford, nel 1965, l'anno in cui se ne va Winston Churchill e viene ammazzato Malcolm X. E nell'Hertfordshire va a scuola, lui figlio di Peter, guardiacaccia e di Glenda, casalinga, iniziando anche a prendere a calci il pallone. Sì, pure gli avversari, ma per il momento fatti di cronaca nera non ci sono. Che fosse un tipo un po' strano si vede subito dall'inizio. Perché inizia nel 1984 coi dilettanti del Wealdstone ma poi, due anni più tardi, vola in Svezia. E mica ad una big, no. Quel pazzo di Vinnie Jones va all'Holmsund che guida pure alla vittoria della terza serie svedese.

Le palle di Gazza Una delle foto più famose ed iconiche del calcio inglese di fine anni ottanta, non è che sia proprio un manifesto del bon ton. Forse, anzi, magari ci sbilanciamo, certamente, la Thatcher non aveva QUESTA foto dietro alla scrivania. Era il 1988, si giocava la partita di FA Cup tra il Wimbledon ed il Newcastle. Nei Magpies giocava un ragazzetto niente male, chiamato Paul Gascoigne. Ecco, Gazza stava sbeffeggiando gli avversari, un tunnel ed un dribbling dopo l'altro. Così uno dei fotografi che era a bordo campo, così, d'improvviso, decise ad un certo punto d'immortalare Vinnie Jones e Paul Gascoigne mentre la palla era lontana. Lo sguardo... Beh, lo sguardo di Gascoigne erano due sfere completamente fuori dalle orbite. In piedi, con la schiena leggermente piegata indietro, la bocca spalancata in un grido strozzato di dolore. E Jones con il braccio sinistro proteso indietro verso... Sì, verso quelle. Che strizzava e contorceva, a denti stretti, senza guardarlo negli occhi. Ecco, quella foto, c'è da scommetterci, non è mai stata nell'ufficio di Margareth Thatcher...

La Crazy Gang Raccontare Vinnie Jones è anche raccontare la Crazy Gang. Sì, dal nome lo capite, non è che sia il Gruppo di Chierichetti della Parrocchia all'angolo di casa. Era il soprannome che aveva il Wimbledon negli anni '80, l'architetto è uno con la faccia da ubriacone nei pub di Newcastle. Dave Bassett, che ha due credo: corsa, grinta, cattiveria. I suoi sono poco avvezzi al tè delle 5: passano dalle intimidazioni verbali a quelle fisiche agli avversari, dagli insulti ai bagni intasati nelle gare casalinghe fino alla radio al massimo volume per distrarre la grande di turno. Wally Downes, per dire, 'incendiava' borse e abiti dei nuovi in squadra. Poi, Bobby Gould. Che arriva nel 1987 e dà anche una mentalità vincente a quei folli, a quei pazzi del Wimbledon. Che un anno più tardi vinceranno anche la FA Cup, in finale contro il Liverpool, tanto che il commentatore della BBC, John Motson, si spingerà a dire "The Crazy Gang have beaten the Culture Club!". Ecco, in quella squadra c'è John Fashanu, reso celebre in Italia anche da Mai Dire Gol, ed anche Dennis Wise. Uno che, raccontava Sir Alex Ferguson, era "capace di scatenare una rissa in una casa vuota". Jones e la Crazy Gang, contro ogni pronostico, alzano la FA Cup.

Bothered Non era un genio, neanche uno scienziato, Vinnie Jones. Ecco, il Liverpool, per esempio, decise di affiggere ai tempi di Bill Shankly un cartello con scritto "THIS IS ANFIELD" all'inizio della scalinata per scendere in campo. "Bothered". Un pennarello, un foglio bianco ed una scritta. Chi se ne fotte. Vinnie Jones lo attaccò sopra, violentando anni di storia e di gloria di un club come il Liverpool. Ma era così, prendere o lasciare, icona pazza di un calcio andato. Jones in carriera prende 12 espulsioni, una, contro il Chelsea, arriva dopo 5 secondi. "Ball!". Ecco, dopo calci, pugni e cazzotti agli avversari, era solito voltarsi contro l'arbitro e fare il gesto di una sfera. "Ho preso il pallone". Già. Solo che era una volta a forma di caviglia, una di malleolo, una di rotula...

Non un'ottima idea Vinnie Jones ebbe un'idea ma, come immaginerete, non era un'ottima idea. Il nazionale gallese, sì, perché grazie ad un avo scelse di giocare per i dragoni, pensò bene nel 1992 di pubblicare un video. "Soccer's Hard Men". Gli uomini più duri del calcio. Che era una compilation dei suoi falli più duri, assassini, compreso quello che costò la carriera a Gary Andrew Stevens del Tottenham. Non solo: conteneva pure un tutorial, pazzo di un Jones, su come intimidire e provocare dolore agli avversari. Un esempio? Spiegò come strappare i peli delle ascelle agli avversari fingendo di aiutarli a rialzarsi dopo un fallo. Il tutto gli costò 6 mesi di squalifica ed una multa di ventimila sterline, oltre ad una sospensione di tre anni da parte della Football Association “per aver messo il gioco del calcio in cattiva luce”.

Lock & Stock Guy Ritchie s'innamora di Vinnie Jones. No, non in quel senso. Anche perché il matto di Watford avrebbe potuto reagire in malo modo, in caso di avanches. Artisticamente, chiaro, tanto che una volta che l'ex Wimbledon decide di appendere le scarpette al chiodo lo trasforma... In attore. Già. La prima è con 'Lock & Stock', la seconda è con The Snatch. Ritchie, con le facce come le sue, fa una fortuna. E Tony Pallotola al dente, è il personaggio perfetto, per un dannato bastardo pazzo come lui...

Il monarchico conservatore Vinnie Jones è arrivato terzo al Grande Fratello Inglese Vip nel 2010, ha condotto una serie tv sulle forze speciali di polizia di mezzo mondo ed è un fervido sostenitore del partito conservatore. "Sono orgoglioso di essere britannico, sono decisamente a favore della monarchia e molto, molto conservatore". In tutto questo, mentre la sua carriera da attore è proseguita con successo, visto che ha recitato in X Men, ha dato la voce a Madagascar 3, ha preso parte alla serie Arrow ed a molti, molti altri film come Codice Swordfish e Mean Machine, fuori dal campo ha continuato a fare casini. Uno, tra questo, è una rissa scatenata in un pub di Londra. Non un genio, dicevamo. Infatti si prende con un buttafuori del club, dove esce 'sconfitto' e rimedia anche 50 punti di sutura.

Psycho Vinnie Non è affatto stato un grande calciatore, Vincent Peter Jones da Watford. E' stato però leader di uno spogliatoio che, nel bene e nel male, è stato unico nel suo genere nella storia del calcio. E' nella poco nobile lista dei giocatori più duri di ogni tempo, insieme a Roy Keane, Billy Bremner, Terry Butcher e Stuart Pearce, uno che come soprannome ne aveva uno che era tutto un programma. "Psycho...". Vinnie Jones ha saputo fare di se stesso però un anti-personaggio, un'icona più punk che rock. Un vero e proprio anarchico coi pugni chiusi ed anche nella carriera da attore ha sempre interpretato il rissaiolo, il duro, l'hooligan, il cattivo. Però dal cuore tenero. Perché non è mai stato cattivo, Vinnie Jones. Solo, e soltanto, matto da legare...

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