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#iorestoacasa - TMW consiglia: "Kill the referee", Euro2008 dalla prospettiva degli arbitri

#iorestoacasa - TMW consiglia: "Kill the referee", Euro2008 dalla prospettiva degli arbitriTUTTO mercato WEB
lunedì 30 marzo 2020, 07:10Serie A
di Michele Pavese

Nonostante l'introduzione del VAR. che dovrebbe rendere il calcio più "trasparente", sono in tanti ancora a sostenere che dovrebbero essere rese pubbliche le conversazioni tra gli arbitri durante le partite. Un esperimento, in questo senso, è stato fatto nel 2008, durante i campionati europei vinti dalla Spagna: le chiacchierate tra cinque direttori di gara (l'italiano Roberto Rosetti, l'inglese Howard Webb, lo svizzero Massimo Busacca, lo spagnolo Manuel Mejuto Gonzalez e lo svedese Peter Fröjdfeldt) e i loro assistenti furono registrate e inserite in uno splendido documentario per la televisione diretto da Yves Hinant e trasmesso per la prima volta nel 2009.

Les Arbitresè il titolo originale, mentre è più evocativa la versione inglese, Kill the Referee, scelta perché il fischietto britannico Webb fu oggetto di minacce da parte di tifosi e politici polacchi a causa di un rigore concesso all'Austria durante una sfida contro la Polonia. L'idea è coinvolgente e per certi versi rivoluzionaria, perché racconta il calcio da un punto di vista diverso rispetto al solito: oltre alle immagini dal campo, vengono mostrati anche i dietro le quinte, il prima e il dopo partita negli spogliatoi, le riunioni con la commissione arbitrale, i momenti di riposo (anche in famiglia). Emozioni e tensioni, momenti di gioia e di panico: in fondo, è bene ricordarlo, anche l'arbitro è un essere umano e, come tale, può sbagliare.

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