Juve Campione da Lichtsteiner a Pjaca: non chiamatele riserve

La forza dello spogliatoio non è solo negli uomini copertina. Nei capitani. Nei simboli, nei cannonieri, nelle icone. E' nel gruppo che non è fatto solo da prime firme ma anche da mestieranti, da gregari. Da uomini di fatica che lavorano e giocano lontano dalle luci della ribalta ma che sanno farsi, sempre, trovare pronti. Stephan Lichtsteiner, fuori dalla prima lista Champions, ne è l'esempio principe. Ha sopportato l'arrivo di Dani Alves e ha giocato una stagione di livello.

Norberto Mourara Neto è stato uomo di Coppa Italia e, pure al netto delle pochissime gare giocate, ha centrato l'obiettivo. Mehdi Benatia si è guadagnato il riscatto da alternativa di lusso, Daniele Rugani ha dimostrato di essere già in grado di prendere l'eredità della BBC. Stefano Sturaro e Kwadwo Asamoah di essere jolly utili alla causa quando chiamati in causa, Tomas Rincon di avere la solidità giusta per giocare nella Juventus e Mario Lemina di garantire qualità nei minuti giocati. E che dire di Marko Pjaca: la sfortunata stella croata ha illuminato le notti juventine con giocate e gol, prima dell'infortunio. Seconde linee, sì. Ma indispensabili, in un anno da leggenda.