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Juve, casting panchina: come cambierebbe con Sarri

Juve, casting panchina: come cambierebbe con SarriTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 21 maggio 2019, 13:45Serie A
di Ivan Cardia

"Abbiamo le idee chiare". Così ieri Fabio Paratici, il ds della Juve, ha parlato delle valutazioni che i bianconeri stanno portando avanti per scegliere l'allenatore del dopo Allegri. Una decisione che influenzerà anche il mercato della Vecchia Signora. Da Guardiola a Mihajlovic, abbiamo provato a immaginare come cambierebbero le strategie dei campioni d'Italia a seconda del prescelto per sedere in panchina.

Si parte da Maurizio Sarri - Dopo la finale di Europa League, il tecnico toscano lascia il Chelsea e torna in Italia. Uno scenario che farebbe molti scontenti in casa Napoli, ma le cui quotazioni sembrano in rialzo. Sarebbe la svolta tattica più netta, rispetto all'era Allegri: dal pragmatismo del livornese all'estetismo del fiorentino.

I fedelissimi - Difficile immaginare Sarri senza Gonzalo Higuain e Jorginho. Il ritorno del Pipita al Torino è una possibilità già concreta: senza Sarri, è quasi impossibile che il Chelsea decida di riscattarlo. Logico che, col suo mentore sulla panchina bianconera, l'argentino rimanga all'ombra della Mole. Con lui, l'italo-brasiliano: a Londra, Jorginho è diventato l'emblema del mai digerito sarrismo.

Paulo e Miralem - Con Jorginho, si aprirebbero le porte per l'addio di Miralem Pjanic. Difficile immaginare la coesistenza dei due, per quanto il bosniaco sia diventato centrale in questi anni per il gioco della Juve. A quel punto anche Paulo Dybala potrebbe fare le valigie: troppe prime donne, con Cristiano Ronaldo e Higuain. A meno che Sarri non decida di tornare al 4-3-1-2 degli anni di Empoli: Dybala alle spalle del Pipita e CR7, in uno scenario che le ultime mosse dell'allenatore di Figline Valdarno fanno pensare non così probabile.

In bilico - Nel calcio spumeggiante ma dogmatico di Sarri, non sembra esservi spazio per un giocatore anarchico come Douglas Costa, peraltro reduce da una stagione più in scuro che in chiaro. Il ritorno di Higuain escluderebbe anche la permanenza di Mandzukic, mentre a centrocampo gli scenari non sembrano troppo condizionati dalle idee di Sarri: gente del calibro di Ramsey, Emre Can, Matuidi e Bentancur sono adattabili al gioco del toscano. A patto di variarli. Stesso discorso per la difesa, dove uno tra Joao Cancelo e Alex Sandro potrebbe comunque partire.

Chiesa e K2 - In caso di cessione di Dybala, Mandzukic e Douglas Costa, ovviamente, vi sarebbe da ricostruire l'attacco. Più che credibile un assalto a Federico Chiesa: Sarri l'avrebbe già voluto ai tempi del Napoli, sotto la guida del toscano potrebbe diventare una sorta di Callejon 2.0 alternandosi a Bernardeschi. Stesso discorso, con tutte le differenze del caso, per Nicolò Zaniolo, altra stellina in rampa di lancio. Complicato leggere le carte di Moise Kean: l'esplosione nel finale di stagione impone una sua maggior presenza. La grande pecca di Sarri al Napoli è stata la poca alternanza della rosa, ma è prevedibile che in bianconero gli chiederebbero maggiore attenzione al turnover e alla valorizzazione della rosa. Comprenso il vercellese. In difesa? Per guidare la nuova era bianconera, all'insegna del sarrismo, pochi giocatori sarebbero più funzionali di Kalidou Koulibaly. ADL permettendo, ça va sans dire.

La Juve di Sarri (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini (KOULIBALY), Alex Sandro; RAMSEY, JORGINHO, Matuidi; CHIESA, HIGUAIN, Cristiano Ronaldo.

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