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Juve-Inter a porte chiuse: per Conte niente accoglienza da ex allo Stadium

Juve-Inter a porte chiuse: per Conte niente accoglienza da ex allo StadiumTUTTO mercato WEB
venerdì 28 febbraio 2020, 06:45Serie A
di Giovanni Albanese
fonte inviato a Torino

Le speranze dei tifosi di vivere dalla tribuna il match tra Juve e Inter si sono azzerate completamente poco prima delle dieci di ieri sera. In migliaia erano rimasti in attesa fino a quel momento, illusi in mattinata da un velato ottimismo che trapelava per via dei miglioramenti sul bilancio dei guariti dal coronavirus nella giornata di ieri. In serata, però, al termine di un incontro in Regione Piemonte, la massima figura governativa sul territorio, ovvero il prefetto Claudio Palomba, aveva smorzato l’entusiasmo: “Se non intervengono nuovi provvedimenti che superino il decreto del governo, Juve-Inter sarà giocata a porte chiuse”.

Il comunicato della Lega Calcio Serie A, poco più tardi, non ha lasciato spazio alle interpretazioni: il derby d’Italia, come Udinese-Fiorentina, Milan-Genoa, Parma-Spal e Sassuolo-Brescia, si giocherà senza pubblico. La motivazione è da ricondurre al rischio di contagio in questa fase delicata dell’emergenza di protezione civile, nella quale è fondamentale ridurre al minimo le situazioni di ammassamento nei pressi delle zone rosse, inaccessibili per via della quarantena. Nelle ultime ore, tra l’altro, il ceppo italiano infetto dal Covid-19 è stato isolato e sarebbe pericoloso creare opportunità per innescare altri possibili focolai.

Semmai, ad oggi, i dubbi maggiori sono relativi alla possibilità concessa alle squadre meridionali di giocare regolarmente con il pubblico, consentendo di conseguenza alle tifoserie provenienti dalle regioni a rischio di muoversi in piena libertà. E così, mentre i tifosi della Juve (molti in arrivo dalle regioni meridionali, tra l’altro) non potranno assistere dal vivo alla partita più attesa dell’anno, i tifosi del Torino per assurdo potranno seguire la propria squadra a Napoli. Tutto abbastanza discutibile, insomma.

Vista la peculiarità della situazione nazionale, in ogni caso, Juventus sta valutando iniziative in favore degli acquirenti dei biglietti: molti potrebbero giungere comunque in città, avendo già pagato da tempo biglietti aerei e alberghi, oltre al tagliando del big match. Le restrizioni relative all’evento, invece, riguarderanno anche alcuni momenti consueti: oltre all’assenza del pubblico, infatti, non ci saranno la sfilata con i bambini all’ingresso delle squadre in campo e le interviste in mixed zone nel post gara, mentre la conferenza stampa sarà distribuita alle emittenti televisive direttamente dalla Lega.

Per Antonio Conte – che “è Juventus” ha ribadito il presidente Andrea Agnelli qualche giorno fa mentre l’allenatore ieri sera si è sottratto a ogni commento in merito – non ci sarà alcuna accoglienza da ex allo Stadium. La squadra di Sarri, reduce dalla sconfitta di Lione in Champions, dovrà invece fare a meno del calore dei propri sostenitori. Il derby d’Italia sarà seguito da decine di emittenti straniere, in questo senso ci sarà spazio in tribuna stampa per un massimo di 150 giornalisti, ai quali si aggiungeranno gli operatori delle emittenti televisive con i diritti.

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