Juve, la cura Allegri: Berna titolare, Dybala in panchina come Higuain

Da una parte c'è Bernardeschi, che quando ha giocato titolare ha sempre segnato. Due volte: contro l'Atalanta a Bergamo e con la Spal in casa, mostrando grinta, classe e un gol d'autore. Dall'altra c'è Dybala, che dopo un avvio devastante (10 gol in 6 giornate) non trova più la porta su azione da 57 giorni (doppietta nel derby), tolta la pennellata alla Spal dalla sua mattonella preferita. E poi ci sono le parole di Allegri: "Dybala potrebbe restare fuori" ha detto l'allenatore presentando il match contro la Samp di oggi pomeriggio. Infine c'è il passato, recente: mai la Joya è partita dall'inizio, quest'anno, dopo la sosta con l'albiceleste. Tanti, forse troppi, indizi che proiettano l'ex viola al centro della trequarti dal primo minuto a Marassi. In una posizione in cui il classe 1994 non si è ancora visto da quando è arrivato in bianconero nell'ultima sessione di mercato.

LA CURA ALLEGRI — Spesso subentrato e mai in campo per 90 minuti da titolare, Bernardeschi ha giocato 13 delle 17 partite stagionali della Juventus, raccogliendo però solo 284 minuti all'attivo, con una media di circa 20' a gara. Un inserimento a dir poco graduale ma certamente utile ad alleggerire l'impegnativo apprendistato in bianconero. Come con Morata, prima, e Dybala poi. Il lento rodaggio di Allegri finora ha dato i suoi frutti, e applicato sull'attaccante di Carrara potrebbe essere efficace anche da vaccino "retroattivo" per la Joya. Come sperimentato su Higuain, a cui la panchina ha fatto bene, non poco: 5 gol nelle ultime 4 partite. Isolato, pungolato e infine ristabilito. Un altro brevetto made in Livorno.