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Juve, la rinascita di De Sciglio: la scommessa vinta da Allegri e Marotta

Juve, la rinascita di De Sciglio: la scommessa vinta da Allegri e MarottaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 11 dicembre 2017, 07:002017
di Marco Spadavecchia
Dall'inviato a Torino

Arrivò in estate tra lo scetticismo generale di una piazza, quella bianconera, convinta che l’affare l’avesse fatto il Milan con Bonucci. Perché apparivano come uno sproposito, o quasi, quei 12 milioni spesi dalla Juve per Mattia De Sciglio. E un buon affare, comunque, i 42 versati dai rossoneri per il centrale difensivo della Nazionale. Stando alla stretta attualità, invece, l'ex rossonero rischia di diventare la migliore scommessa di Allegri e Marotta. Destinato a una fulgida carriera prima di smarrirsi tra infortuni e prestazioni al di sotto delle sue potenzialità, il numero 2 bianconero ha trovato alla Juventus la fiducia che gli serviva. "Mattia è un giocatore importante — ha precisato Allegri dopo il primo gol tra i professionisti del suo pupillo, nel post di Juve-Crotone — che si è perso per qualche anno. Ha caratteristiche importanti, deve tirare fuori quello che ha dentro".

QUESTIONE DI TEMPO — Dall'esordio (negativo) contro la Lazio in Supercoppa all'ultima con all'Allianz Stadium l'Inter, la crescita dell'ex rossonero è lenta ma costante. Il primo tempo al Camp Nou fa intravedere quello che poi l'infortunio (lesione a tibia e perone) mette da parte fino al suo rientro: corsa, qualità e una sicurezza sempre in aumento. Qualità che in autunno gli permettono di scalare le gerarchie del suo allenatore, che comincia ad accantonare Lichtsteiner (in campionato) e soluzioni diverse dall'utilizzo di un esterno difensivo puro. A Napoli, in una partita difficile, Mattia sbaglia poco regalandosi una prestazione di ottimo livello. E dopo essersi confermato anche ad Atene, ottiene a tutti gli effetti i gradi di titolare di questa Juve. Anche contro i nerazzurri, contro cui gioca una partita attenta e senza grosse sbavature. Fino a oggi, che il processo di rigenerazione sembra finalmente a buon punto. Come spesso succede ad Allegri e ai suoi i nuovi arrivati: quasi sempre, è solo una questione di tempo.