Juve-Napoli sul mercato - Zalayeta e quella simulazione che affossò la Juve
Una carriera da gregario ma a suo modo, Marcelo Zalayeta è entrato nella storia di Juventus e Napoli. El Panteron nei suoi anni in bianconero spesso da quinta punta verrà ricordato per la notte del Camp Nou dell'aprile 2003: la sua zampata ai tempi supplementari su cross di Birindelli zittì uno stadio intero e pertò la Juve in semifinale di Champions League, giocando tutti i tempi supplementari in inferiorità numerica (espulsione di Davids). Col terremoto Calciopoli l'uruguayano ha seguito la Vecchia Signora in Serie B, aiutandola nella risalita. Insieme ai bianconeri tornava nel massimo campionato il Napoli, allenato da Edy Reja. Il tecnico si vede suggerire Zalayeta da uno sponsor d'eccezione: Fabio Capello, friulano come Reja, che ha avuto la punta nelle sue due stagioni alla Juve: "Se te lo fai prendere da Marino sei a posto".
Detto, fatto. E al primo Napoli-Juve proprio Zalayeta si distingue con un tuffo in area di rigore che trae in inganno l'arbitro Bergonzi. Domizzi dal dischetto realizzerà il 3-1 definitivo per i partenopei. L'episodio scatenò numerose polemiche nei giorni seguenti tanto che Zalayeta per quella simulazione prenderà due giornate di squalifica.