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Juve, Sarri: "Sessanta minuti di livello mondiale, poi un quarto d'ora di blackout"

Juve, Sarri: "Sessanta minuti di livello mondiale, poi un quarto d'ora di blackout"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 8 luglio 2020, 00:29Serie A
di Luca Chiarini

Prima l'illusione, poi il tracollo: la Juve va k.o. a San Siro contro il Milan, dopo essere stata in vantaggio per due reti a zero. Un'occasione fallita, alla luce anche della contestuale sconfitta della Lazio, che Maurizio Sarri ha commentato così ai microfoni di DAZN:

Squadra in controllo, poi si è sgretolata.
"Oggi abbiamo fatto sessanta minuti di livello mondiale. Eravamo in pieno controllo del match, poi c'è stato un blackout al quale non dobbiamo nemmeno pensare troppo, perché tra pochi giorni abbiamo un'altra partita. Blackout totale per un quarto d'ora, è successo anche ad altre squadre in questo periodo. Bisogna uscire da questa partita prendendo il meglio che c'è stato, dimenticandoci il resto, perché non è il caso di farci troppi processi. Tanto poi le vere motivazioni di questi blocchi sono introvabili".

Manca qualcosa a livello di motivazioni?
"Abbiamo fatto delle partite brutte, perdendole. Ma non è un momento di quel tipo: stiamo facendo bene, e l'abbiamo fatto anche stasera. Questi blackout succedono più spesso del solito, perché è un momento difficile, si gioca tanto a temperature altissime. Farci dei processi ci potrebbe far perdere quanto conquistato negli ultimi tempi. Sono blackout per i quali ognuno tira fuori una motivazione diversa. Il momento è talmente diverso dalle sconfitte di Verona e Napoli che non possiamo individuare la stessa motivazione. La squadra deve convincersi che ha un ottimo calcio e deve ripartire da qui".

Hanno pesato le assenze? Come giudica la prova di Higuain?
"In difesa si è sofferto dopo il blackout, prima non avevamo concesso nulla. In quei momenti di vuoto puoi cambiarli anche tutti, ma riesci a cambiare poco. Non vedo le assenze come motivo del blackout. Higuain ha fatto quello che poteva, ha fatto bene per un tratto, poi è andato scomparendo, com'era fisiologico che accadesse".

Qual è il segreto della crescita di Rabiot? Può aver nuociuto conoscere il risultato della Lazio?
"Ti direi di no, altrimenti l'impatto sarebbe stato diverso. Invece la squadra è stata applicata, attenta. Mi sembra che il blackout sia venuto dopo il rigore, non dopo il due a zero. Rabiot è un ragazzo che si sta integrando nel gruppo e nel calcio italiano. Ha fatto un po' di fatica, gli infortuni l'hanno rallentato, adesso sta venendo fuori".

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