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Juve, stasera niente toto-allenatore: sarà la celebrazione di Max Allegri

Juve, stasera niente toto-allenatore: sarà la celebrazione di Max AllegriTUTTO mercato WEB
domenica 19 maggio 2019, 06:45Serie A
di Giovanni Albanese
fonte inviato a Torino

Nessun toto-allenatore, questa sera, ruberà la scena alla Juventus. I riflettori dell’Allianz Stadium saranno tutti per Massimiliano Allegri e per i suoi ragazzi che ieri hanno riempito con scrocchianti applausi i vuoti di commozione del loro coach durante la conferenza stampa. E lui, per loro, ha chiesto una serata da sogno. Come merita una squadra che per cinque anni, sotto la sua guida, ha messo le mani sul tricolore senza discussione per le altre.

Insieme al tecnico livornese - che ha finalmente svelato ai più di essere stato juventino da piccolo e avere amato Platini – saluterà per l’ultima volta il pubblico di casa nelle vesti di calciatore Andrea Barzagli: per lui si aprirà un nuovo capitolo di vita, con ogni probabilità ancora in bianconero, in un ruolo ancora tutto da definire. In compagnia di capitan Chiellini, il difensore di scudetti ne ha messi di fila ben otto, come tanti altri tesserati del club.

Otto. Che basterebbe metterli insieme ai due vinti dalle Juventus Women – anche loro saranno premiate stasera – in altrettanti anni di esistenza per andare in doppia cifra, così da aggiungere un’altra stella ai colori bianconeri che in Italia la fanno da padrone. Nel settore maschile e in quello femminile: perché l’organizzazione del club, lo sviluppo dell’attività e la lungimiranza nelle azioni non hanno differenza di genere.

Gli uomini, e le donne, passano. La Juve resta: giovane, fresca e brillante. Da oltre un secolo. “Ho fatto parte di questa famiglia – ha detto ieri Allegri, commosso -. La proprietà è qui da 120 anni, il dna è chiaro e vincente. Sono cresciuto molto quì”. E se un anno e un giorno dopo le lacrime di Gianluigi Buffon, in quella stessa sala stampa dello Stadium tocca anche a Max Allegri commuoversi, qualcosa vorrà pur dire. “L’Avvocato, il grande Gianni Agnelli mi ha insegnato a vivere; da Boniperti ho imparato a spendere i soldi; Trapattoni, invece, mi ha insegnato ad attaccare e Prandelli… beh, il mio amico Cesare mi ha insegnato a giocare a carte” disse una volta Platini, che ha sempre sostenuto come “il calcio deve restare umano”. Allegri, nella storia della Juventus, condividerà con il suo idolo francese il giorno dell’ufficiale addio: il 17 maggio. Lo stesso di Buffon, ironia della sorte o segno di un destino che lega tre fuoriclasse.

Stasera sarà una grande festa. Sarà un sincero ringraziamento e un affettuoso saluto a Massimiliano Allegri per cinque anni di successi; un caloroso abbraccio e un caro in bocca al lupo per il prosieguo ad Andrea Barzagli. E soprattutto: la celebrazione di un’intera famiglia bianconera che avrà da alzare due Scudetti a conclusione di una sola stagione. Straordinario anche quest’anno.

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