Juventus, Bernardeschi e un inserimento alla Pjaca. Con qualche differenza
Federico Bernardeschi non dovrebbe partire titolare neanche nella partita di oggi contro il Torino. Massimiliano Allegri, nella conferenza stampa di ieri, ha confermato che giocherà ancora Juan Cuadrado, dunque per il carrarino si prospetta almeno un altro inizio dalla panchina. Il suo percorso pare molto simile a quello di Marko Pjaca prima dei due infortuni che ne hanno minato la scorsa stagione in bianconero. Impieghi col contagocce e inserimenti passo dopo passo, con la titolarità conquistata per la prima volta solo alla 18a giornata in Serie A. Le differenze tra i due però sono tante ed è per questo che le sue continue esclusioni risultano essere quanto meno inattese. Pjaca è un giocatore che proveniva da un campionato molto meno allenante, ovvero quello croato; che non si era mai affacciato al calcio che conta e che aveva bisogno di calarsi in una realtà da top club prima di poter essere impiegato con un maggiore regolarità, nonostante il comprovato talento.
Bernardeschi invece, la Serie A la conosce benissimo, è italiano e dunque ha maggiore facilità di inserimento, anche grazie alla lingua, senza considerare che il prezzo pagato per lui è stato quasi il doppio rispetto allo stesso croato. Insomma, tutti si aspettavano di vederlo inserito in campo almeno una volta dal primo minuto in queste prima cinque giornate, ma i minuti raccolti fin qui sono poco più di 70 più recuperi. Forse Allegri vuole che il suo inserimento sia graduale per non bruciare le tappe ed evitare che l'attesa di trasformi in un flop. In ogni caso, lo stesso giocatore non sembra avere fretta. Scalpita, è ovvio, ma è conscio che nella Juventus si gioca solo quando si arriva al top. Dunque ci sarà tempo anche per lui, come di fatto, prima che arrivasse il grave infortunio al legamento crociato, ce n'era stato anche per lo stesso Pjaca.