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Juventus, Pirlo: “Periodo di adattamento finito. De Ligt? È pronto per giocare”

Juventus, Pirlo: “Periodo di adattamento finito. De Ligt? È pronto per giocare”TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
venerdì 20 novembre 2020, 17:16Serie A
di Simone Dinoi

L’allenatore della Juventus Andrea Pirlo presenta la sfida di domani alle 20:45 contro il Cagliari ai microfoni di Juventus Tv.

In questa pausa nazionali alcuni giocatori hanno riacquistato credibilità: è merito anche del lavoro fatto qua alla Juve?
“Non lo so se è merito nostro, loro sono sicuramente giocatori forti. Magari alcuni avevano giocato un po’ meno nell’ultimo periodo e giocare in nazionale gli ha fatto bene per prendere fiducia e ritmo. Siamo contenti che siano tornati con grande voglia e quindi ora sono pronti per giocare”.

Che gara si aspetta contro il Cagliari?
“Per noi è una gara fondamentale. Veniamo da un’inattività per via delle nazionali ma ci serve per il nostro percorso di crescita. Adesso deve iniziare il nostro campionato, il periodo di adattamento è finito e quindi da ora fino a Natale avremo dieci partite da giocare come se fossero delle finali. Già da domani voglio vedere uno spirito diverso, combattivo. Giocare con grande forza per raggiungere i risultati”.

Che squadra è il Cagliari?
“È un’ottima squadra allenata da un ottimo allenatore. Di Francesco ha portato grande entusiasmo, un buon sviluppo di gioco sia quando impostano a tre che a quattro. Hanno giocatori bravi e di esperienza sia a centrocampo che in attacco, sarà una partita importante e difficile ma noi non dovremo guardare al risultato ma solo a noi stessi e cercare di vincere la partita”.

Cosa vorrebbe vedere dai suoi giocatori domani in campo?
“Voglio vedere una squadra che vuole raggiungere il risultato in qualsiasi modo, dobbiamo avere in testa la fame di voler vincere ogni partita senza tralasciare il minimo dettaglio. Quello che è sempre stata la Juve in questi anni”.

Come stanno Alex Sandro e De Ligt? Li vedremo domani in campo?
“Stanno bene. De Ligt si allenava con noi già da un po’, poi abbiamo aspettato il responso dell’ortopedico e adesso è tutto a posto quindi è pronto per giocare. Alex Sandro si è allenato con noi l’ultima settimana, ci vorrà un po’ più di tempo per vederlo dall’inizio però è convocabile”.

A porte chiuse è saltato il discorso del fattore campo?
“Sì assolutamente, non c’è più questo senso di paura delle squadre più piccole di venire a giocare allo Stadium o San Siro con il pubblico quando c’era una grande atmosfera con un po’ di pressione. Si è un po’ ribaltato tutto però siamo in un periodo particolare e siamo abituati da un po’ a fare questo tipo di partite”.

Dopo la Lazio ha parlato di dettagli: dove vorrebbe vedere progressi nella sua Juve?
“A Roma abbiamo fatto una bella partita, peccato non averla chiusa. È importante soprattutto quando hai questo tipo di occasioni sfruttarle e chiudere le partite prima. Questa quindi deve essere la mentalità: non dobbiamo adagiarci nel fare un gol ma bisogna continuare a giocare per cercare di chiudere il prima possibile le partite per continuare a crescere”.

Ha in mente qualche idea tattica nuova come accaduto con Danilo o “gli esperimenti” sono terminati?
“Gli esperimenti spero siano terminati. Ho avuto la possibilità di lavorare con giocatori super disponibili al dialogo e anche a qualche cambiamento tecnico-tattico e di questo sono soddisfatto. Poi in base alle partite magari qualcosa cambierà sempre, qualche movimento di qualcuno però diamo prima un’impronta energica e dritta e poi troveremo in seguito magari qualcosa per cambiare”.

Quanto è orgoglioso del rendimento di Morata?
“Lui è un giocatore forte, lo sapevamo. L’abbiamo preso per questo motivo. Adesso ha ritrovato anche fiducia e continuità che gli erano mancate negli ultimi anni a Londra e a Madrid. Sappiamo il suo valore e ce lo teniamo stretto e lo coccoliamo”.

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