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L'addio dell'ultimo erede di Giacinto Facchetti

L'addio dell'ultimo erede di Giacinto FacchettiTUTTO mercato WEB
© foto di Filippo Gabutti
mercoledì 10 ottobre 2018, 15:272018
di Simone Lorini

Ha detto oggi basta Nicolas Burdisso, difensore argentino che ha vissuto però gran parte della sua vita, oltre che carriera, nel nostro paese. Non è diventato un simbolo di una singola squadra, ma di certo i tifosi di Inter e Roma ne ricorderanno con piacere la determinazione feroce e la leadership difensiva che il centrale di Altos de Chipión ha messo in campo in ogni gara, sin dai suoi inizi con la maglia del Boca Juniors fino all'ultima gara disputata con la maglia del Torino, l'ultima squadra della sua carriera.

Un percorso iniziato in Argentina ma che ben presto si è sviluppato in Europa, grazie alla chiamata dell'ambiziosa Inter di Massimo Moratti, un patron che non ha mai lesinato spese per portare a Milano i migliori giocatori del globo per riportare i nerazzurri sul tetto del mondo. Nicolas Burdisso arriva alla Pinetina a 23 anni, con l'ambizione di aiutare la squadra nell'obiettivo e consacrarsi dal punto di vista personale: avrà più successo nella seconda missione, mentre l'Inter saprà vincere tutto l'anno successivo al suo addio. Curiosità: scegliendo la maglia numero 3, l'argentino è stato l'ultimo a indossarla nella storia dell'Inter, che la ritirò nel 2006 in seguito alla scomparsa del simbolo Giacinto Facchetti.

Inizia nel 2010 la seconda fase della sua carriera in Italia, con la maglia della Roma: ancora una volta le soddisfazioni sono per lo più personali, con la maglia dell'Argentina vestita con grande regolarità ma zero trofei di squadra conquistati. Il gravissimo infortunio del novembre 2011 non lo scoraggia, ma dopo una buona stagione agli ordini di Zeman-Andreazzoli, sceglie l'addio con l'avvento di Rudi Garcia, il quale gli preferiva Castan e Benatia.

Quattro ottime stagionali col Genoa concludono o quasi la sua esperienza in Italia, che assume però tinte anche granata grazie alla sua ultimissima stagione, passata agli ordini di Mihajlovic/Mazzarri. Nel suo personale score troviamo la bellezza di 326 gettoni, tutti in Serie A, conditi da 11 gol.