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L’anima Latina del derby della Madonnina

L’anima Latina del derby della MadonninaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
martedì 16 ottobre 2018, 07:302018
di Gianluigi Longari

C’è un’anima latina nel derby di Milano. C’è un’aura di imprevedibilità nell’evidente tentativo di rilancio che le due metà della città più operosa d’Italia stanno cercando di perseguire e portare a termine nell’anno che deve essere quello della rinascita. Un obiettivo tangibile, che per essere realizzato non coinvolge solo la certosina organizzazione numerica ed economica che contraddistingue il nuovo corso di due realtà tanto tradizionali e blasonate come Inter e Milan, ma che trova la sua massima applicazione nella magia nostalgica con cui solo il futbol sudamericano è in grado di valorizzare questo genere di rivalità.
 Inevitabile partire dall’asse argentino, quella che a passo di tango infiamma le aspettative di chi sa cosa significa diventare padrone di questa città in una notte in cui il dio del calcio bacia il tuo destino come Mauro Icardi, e di chi come Gonzalo Higuain non vede l’ora di iscrivere anche quello della Madonnina tra i Clasicos che è stato in grado di decidere. Per non parlare del cuore pulsante dell’uno e dell’altro versante, con la qualità di Lucas Biglia affamato di rilancio pronta a confrontarsi con l’ormai paradigmatica Garra Charrua dell’uomo del destino nerazzurro Matias Vecino.

Senza lasciare da parte l’imponderabile: quello che potrebbero fornire elementi che non rappresentano gli ospiti d’onore della notte di Gala come Laxalt e Musacchio, o ancora quello che non vede l’ora di iniettare nelle vene della stracittadina uno come Lautaro Martinez. Uno che dei derby presenti e futuri, ha tutto per diventare un simbolo. Perchè nella corrida, a volte chi vince è proprio il Toro. L’importante è che sia a passo di tango…