Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

L'Hellas non si ferma più, nemmeno col vicepilota. Ora rimane solo l'Europa

L'Hellas non si ferma più, nemmeno col vicepilota. Ora rimane solo l'EuropaTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 2 luglio 2020, 09:30Serie A
di Luca Chiarini

Mancava da apporre soltanto il sigillo finale. Poco più che una formalità da espletare. Con una certa urgenza, tuttavia: era fondamentale rimuovere mentalmente il traguardo della salvezza, prima di gettarsi a capofitto nel sogno più dolce. E così è stato: il tre a due di ieri sul Parma, oltre ad aver redento in un certo qual modo la beffa nel finale di Sassuolo, ha garantito aritmeticamente all'Hellas Verona la permanenza in Serie A per la prossima stagione. Non che si trattasse di una necessità improrogabile, ma varcare la soglia dei quaranta punti a nove giornate dal rompete le righe fotografa meglio di qualsiasi ricamo l'eccezionalità dell'impresa della banda di Juric.

E adesso? Se fino a ieri sognare era lecito, oggi diviene quasi doveroso. Il Milan che annaspa e strappa un punto sofferto alla SPAL, la vittoria contro l'antagonista principale nell'inseguimento ai rossoneri, il settimo posto di nuovo lì, ad appena un punto. Sciorinare ogni nota positiva può apparire ridondante, ma non si può mancar di citare la vena realizzativa esponenzialmente in crescita di Pessina, o la reazione di carattere di Zaccagni, che ha raccolto l'invito rivoltogli in conferenza da Juric - "Se diventa più incisivo negli ultimi venti metri può ambire alla Nazionale", aveva detto alla vigilia il tecnico di Spalato - trovando una rete da cartolina per il momentaneo due a uno.

Quella di Juric è una macchina imperfetta, ma straordinariamente performante. Anche col pilota automatico. O meglio, con il vicepilota, anch'egli protagonista nel momento più importante: perché Matteo Paro, spalla di Ivan in gialloblù dalla scorsa estate e ieri in panchina a farne le veci, ha rivoltato la squadra tra primo e secondo tempo con tre sostituzioni che hanno dato un impulso forse decisivo alla vittoria. Una mini-rivoluzione, per certi versi in contrasto con la filosofia conservativa nella gestione dei cambi dell'allenatore croato, che qualche tempo fa aveva ammesso di non essere un grande fautore dei cinque cambi. Che ieri sera, invece, hanno fatto la differenza. Un segno del destino, chissà: quel che è certo è che a Verona, ancora per qualche tempo, si continuerà a sognare ad occhi aperti.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile