L'Inter e Pepe. Tra le parole di Ausilio su Pirlo e il rischio di un Vidic bis
Piero Ausilio, direttore sportivo dell'Inter, ha così benedetto il possibile colpo Pepe, in regime di svincolo dal Real Madrid e potenziale primo innesto per i nerazzurri. "Ha qualità, bisogna riflettere sull'età, ma non dimenticate cosa ha fatto Pirlo alla Juve a quell'età". Già. Però Andrea Pirlo, nel grande universo dei parametri zero, rappresenta l'eccellenza, l'icona alla quale mirare. Il rischio è d'incappare in scelte sbagliate e il passato racconta di molti esempi.
Uno è nei tempi recenti di casa nerazzurra e ha il nome di Nemanja Vidic. Che l'Inter ha preso a zero dal Manchester United ma che coi Red Devils è stato uno dei più grandi difensori dell'era recente della Premier League ma che in Italia è stato solo meteora e che ha terminato anzitempo la carriera per il persistere di un problema alla schiena. Un altro è Lucio, stellare con l'Inter del triplete ma semplice meteora della Juventus con una sola presenza all'attivo in bianconero. Képler Laveran Lima Ferreira, al secolo Pepe, non è Pirlo. E a trentaquattro anni suonati, dopo diciotto titoli in bacheca, il rischio della strada sbagliata c'è.