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L'Inter non è la Juve: il gap è anche, e soprattutto, in panchina

L'Inter non è la Juve: il gap è anche, e soprattutto, in panchinaTUTTO mercato WEB
© foto di PHOTOVIEWS
mercoledì 12 dicembre 2018, 00:422018
di Lorenzo Di Benedetto

Matias Vecino e Radja Nainggolan. Non sono certo due nomi fatti a caso ma sono coloro che sono mancati più di ogni altra cosa nella sfida pareggiata dall'Inter con il PSV Eindhoven. Luciano Spalletti si è dovuto di fatto inventare il centrocampo nell'ultima partita del Gruppo B di Champions League, inserendo Antonio Candreva nel ruolo di mezzala al fianco di Brozovic e Borja Valero, con il risultato che nessuno dei tre ha disputato una partita sufficiente dal punto di vista della prestazione e anche per questo motivo i nerazzurri non sono riusciti a battere gli olandesi qualificandosi per gli ottavi. Con Gagliardini e Joao Mario fuori dalla lista Champions sia l'uruguaiano che il il belga sarebbero serviti moltissimo al tecnico di Certaldo e la loro assenza è risultata davvero decisiva nella gara pareggiata col PSV. L'Inter è un'ottima squadra ma quando mancano pedine così importanti diventa molto meno efficace e anche da questo si capisce che il divario con la Juventus è ancora molto molto ampio e servirà tanto tempo prima di riuscire a colmarlo.

Tanto per intenderci: i bianconeri hanno fatto a meno di Emre Can per gran parte della stagione, così come di Sami Khedira, in poche occasioni al 100% della forma, e anche quando è stato fatto rifiatare Matuidi il centrocampo dei bianconeri era di tutto rispetto ed è stato capaci di vincere praticamente tutte le partite, sia in campionato che in Champions League. La panchina ormai conta quasi quanto l'undici titolare e per riprovare a qualificarsi per gli ottavi di finale, il prossimo anno, l'Inter dovrà cercare di migliorare sotto questo aspetto, magari valutando anche il modo in cui comporre la prossima lista UEFA.