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L'intervista integrale ad Ancelotti: "Un mio ritorno in Italia? Comincio a diventare vecchiotto"

L'intervista integrale ad Ancelotti: "Un mio ritorno in Italia? Comincio a diventare vecchiotto"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
martedì 10 novembre 2020, 12:53Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

All’interno del programma Tiki Taka – La Repubblica del pallone, è intervenuto l’allenatore dell’Everton Carlo Ancelotti, che ha affrontato tantissimi argomenti. Questa la sua intervista integrale, a partire dagli esoneri dopo il primo cambio in panchina in Serie A e l'avvicendamento tra Iachini e Prandelli alla Fiorentina: "L'esonero fa parte del nostro mestiere, non è una iattura. Quando le cose non funzionano bene tra un allenatore e una società è giusto chiudere. Se le cose funzionano bene si riescono a gestire le situazioni più difficili ma non deve essere un matrimonio forzato. L’esonero non si capisce, l’allenatore è sempre l’ultimo a saperlo. Ci sono delle sensazioni ma fino a che non c’è la notizia ufficiale non lo sai. Nel 2007 al Milan ogni volta si diceva sempre che dovesse essere la mia ultima partita e poi abbiamo vinto la Champions. Un allenatore perde solo tempo a pensare al suo esonero: deve pensare solo a fare il suo lavoro".

Com'è andata la sua esperienza al Napoli?
"Il Napoli è stato un bell’ambiente, una famiglia. Napoli è una bellissima città, con tante contraddizioni. Non avevo mai vissuto al sud ed era un’esperienza che valeva la pena fare".

Cosa pensa di Ibrahimovic trascinatore del Milan?
"Quando è andato a giocare in America ho pensato che fosse ai saluti finali. E invece faceva gol in tutte le partite. Ora è tornato in Italia, pensavo fosse la fine e invece anche qui fa gol ogni domenica. È immortale, come Cristiano Ronaldo. Continuare a giocare è facile ma loro non giocano e basta, segnano sempre e fare sempre gol non è così semplice. Volevo Ibra al Napoli? Chiedetelo a lui".

Il Milan di Pioli può vincere lo Scudetto?
"Il Milan ha fatto dei passi da gigante ultimamente. Ai rossoneri manca ancora qualcosa per essere al livello di Juventus ed Inter, ma non bisogna dimenticare che questa è una stagione strana per tutti i campionati in Europa, dove vedo risultati abbastanza sorprendenti. Ci sono in testa squadre che nessuno avrebbe mai detto all’inizio della stagione. Tutto può succedere".

Come vede Pirlo allenatore della Juventus?
"Non ha bisogno di consigli ma gliene voglio dare uno: se deve affondare che affondi con le proprie idee e non con quelle degli altri".

Cosa ci dice su Cristiano Ronaldo?
"Non è mai successo che gli dicessi di non giocare perché è un giocatore più bravo degli altri. Non bisogna essere degli scienziati per capirlo".

Come valuta il lavoro di Gattuso al Napoli?
"Gattuso ha carattere, si è fatto le sue esperienze e mi aspettavo potesse fare un ottimo lavoro. Rino ha le capacità per farlo".

Pensa a un ritorno in Italia?
"Comincio a diventare vecchiotto".

È stata più dolorosa l’esperienza alla Juventus o quella al Napoli?
"Sono tutte esperienze dolorose che passano però nel giro di un attimo. Bisogna guardare avanti. Alla fine di tutto saranno sicuramente di più i ricordi belli di quelli negativi. Il calcio è una mia grande passione ma tale rimane. Ci sono cose più importanti nella vita, soprattutto in questo periodo".

Le sarebbe piaciuto allenare Totti?
"Sì, mi sarebbe piaciuto moltissimo però forse chiedevo troppo".

Il suo modo di allenare non prevede la frusta?
"È un discorso complicato. Nella mia vita, fortunatamente, nessuno ha mai usato la frusta contro di me, né mio padre, né i miei allenatori. Se una società mi sceglie per usarla ha sbagliato indirizzo".

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