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L'Uomo Ragno a Crotone. Per riscattare tutti gli ultimi fallimenti

L'Uomo Ragno a Crotone. Per riscattare tutti gli ultimi fallimentiTUTTO mercato WEB
© foto di Marco Conterio
venerdì 8 dicembre 2017, 18:002017
di Marco Conterio

Walter Zenga è il nuovo allenatore del Crotone. Sì, quel Walter Zenga che decise, d'improvviso, di dipingersi la barba. Ed è così che l'Italia, da allenatore, ne ha l'ultima immagine. Importò, dagli Emirati Arabi Uniti, una tradizione comune ovvero quella di dipingere la barba con l'hennè. In fondo, a Dubai, ha messo le ragnatele dal 2010. Nel 2007, dopo aver rescisso con il Gaziantespor al dodicesimo posto in classifica, vola in Medio Oriente previo pagamento di penale per guidare l'Al-Ain. Arriva alla finale della Coppa del Presidente, senza vincere. Nel maggio del 2010 diventa tecnico dell'Al-Nassr ma verrà esonerato la Vigilia di Natale. Poi tre anni all'Al-Nasr: un terzo posto, poi un secondo condito però dall'eliminazione al primo turno della fase a gironi e un sesto al terzo anno. La società lo esonera nel giugno del 2013, a ottobre diventa tecnico dell'Al-Jazira. Altro terzo posto, nel 2014 risolverà poi il contratto con il club.

Sarà vicino all'Inter nel 2014, Moratti gli preferì però Roberto Mancini, club dove da portiere aveva vinto una Serie A, una Supercoppa Italiana e due volte la Coppa Uefa. In precedenza, prima degli Emirati, la carriera era invece iniziata dall'altra parte dell'Oceano, coi New England Revolution: un anno, ma finisce con l'esonero. Riparte dalla D, al Brera, nel 2002 va al National Bucarest ma si dimette un anno dopo; nel 2004 a sorpresa è il tecnico della Steaua Bucarest: vince il titolo ma nel maggio 2005 il secondo esonero della carriera. E' eroe in Serbia: alla Stella Rossa trionfa, conquistando il double campionato-coppa e, successivamente, il Gaziantespor di cui sopra. Zenga ha allenato anche la Dinamo Bucarest, dimettendosi dopo soli due mesi.

L'Italia, dicevamo: prima dell'Inter, Zenga aveva allenato il Catania, subentrando a Silvio Baldini nell'aprile del 2008, esordendo con un 3-0 al Napoli e conquistando la salvezza. L'anno dopo, altra salvezza ma addio a fine stagione. Va al Palermo di Zamparini, ma dopo cinque mesi viene esonerato. Eccoci poi, di nuovo ai tempi recenti: niente sogno nerazzurro ma Sampdoria, rientrando nel Belpaese dopo sei anni. 12 partite con 4 vittorie, 4 pari e 4 ko, l'avventura dura poco e il 26 novembre rescinde coi liguri. Ci riprova negli Emirati all'Al-Shaab ma colleziona la miseria di una vittoria, un pari e ben nove ko. Poi il Wolverhampton, un anno fa: pochi mesi, visto che il 25 ottobre verrà esonerato con la squadra al diciottesimo posto.

Adesso ci riprova a Crotone. La società pitagorica ha affrontato negli scorsi giorni l'addio di Davide Nicola e adesso va all-in con Zenga. Che in Italia ha fatto bene, benissimo a Catania, ma che ha vissuto due fallimenti a Palermo e Genova, sponda Sampdoria. Dove tutto finì, contro la Fiorentina, proprio nei giorni in cui aveva quella curiosa barba dipinta. Che adesso ha chiaramente abbandonato. Cercando il riscatto, nella terra di Pitagora.