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L'urlo alle telecamere, il pochi tifosi, la Ripped Fuel e la squalifica: Maradona a USA '94

L'urlo alle telecamere, il pochi tifosi, la Ripped Fuel e la squalifica: Maradona a USA '94TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 26 novembre 2020, 19:00Serie A
di Simone Bernabei

Sul Diego Armando Maradona del Mondiale di USA '94 si potrebbero scrivere pagine su pagine, libri interi. Perché oltre al campo, dietro alla nuova positività e squalifica per doping, il Diez ha sempre visto un complotto architettato ad arte. Ha sempre incolpato soprattutto la FIFA.

L'indifferenza statunitense verso il Mondiale e il caldo soffocante - Lo cantavano gli Elio e le Storie Tese, ne parlavano giornali e media di tutto il mondo. Il Mondiale americano non suscitava particolare interesse, nel pubblico statunitense. Logico che la FIFA cercasse stelle e attrazioni per far diventare quello che sarebbe stato uno spettacolo di nicchia in un prodotto main streaming. Arrivato dopo il travagliato addio al Napoli e l'avventura al Siviglia, Maradona si presentò negli States tirato a lucido dopo una cura dimagrante. Fa caldo negli Stati Uniti e le squadre, per assecondare il prodotto televisivo, sono costrette a giocare ad orari pomeridiani e non serali. E Diego ovviamente non perde tempo nell'attaccare l'organizzazione.

L'urlo davanti alle telecamere e la positività - L'Argentina vinse l'esordio 4-0 contro la Grecia. Diego segna il terzo gol e urla nelle telecamere, ennesima immagine emblematica della sua lunga vita sportiva. L'Albiceleste batterà anche la Nigeria nella successiva sfida, ma è proprio lì che arriva la svolta: la FIFA come detto lo prende di mira e arriva il controllo antidoping. Esito, positività all'efedrina, sostanza utilizzata nelle cure dimagranti ma vietata dai regolamenti sportivi. Il Diez viene espulso dalla competizione, l'Argentina accusa il colpo e viene eliminata agli ottavi contro la bella Romania di Gheorghe Hagi. Maradona si è sempre detto innocente, o meglio colpevole solo di aver utilizzato la Ripped Fuel, bevanda energetica consumata regolarmente in Argentina per la cura dimagrante. Per la FIFA era doping a tutti gli effetti, per Maradona e tanti altri no. Era solo la scusa, il pretesto per allontanare dal palcoscenico un personaggio che fino a quel momento aveva fatto comodo per riempire gli stadi, ma che col suo carisma dentro e fuori dal campo stava diventando fin troppo ingombrante. Almeno questa è sempre stata la versione del Pibe de Oro.

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