Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

La crisi dei 9, i "giovani" di Mancini e la storia di Federico Bonazzoli

La crisi dei 9, i "giovani" di Mancini e la storia di Federico BonazzoliTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 11 settembre 2018, 15:452018
di Marco Conterio

La crisi del calcio italiano si racconta con la storia di Federico Bonazzoli. Che a sedici anni e mezzo esordisce con l'Inter di Walter Mazzarri in Serie A, entrando al posto di Ruben Botta. Uno straniero ed ennesimo carneade del football italiano, nella sconfitta per 2-1 contro il Chievo verona. E' il secondo più giovane nerazzurro della storia in Serie A, un anno dopo vola diretto e fisso in prima squadra dove esordisce anche nelle Coppe Europee. Sembra l'antipasto di una carriera vincente, solo che il calcio italiano, per lui, non trova spazio. Eppure è Golden Boy del Viareggio del 2015, capocannoniere e vincitore del torneo. All'Inter giocherà soltanto cinque partite ma è l'inizio di una carriera e può starci. Per inciso, in panchina c'è Roberto Mancini, quello de "i giovani italiani non giocano". Va alla Sampdoria a titolo definitivo per quasi 5 milioni, investimento per il futuro. Il presente, però, è in Serie B, in massima serie non ha spazio. Virtus Lanciano, Brescia.

Cambia squadre e allenatori, non riuscendo a trovare una sua dimensione, ad ambientarsi in uno schema. Gli vengono date responsabilità come quelle della finale play-out contro la Salernitana quando intorno non ci sono senatori da cui apprendere e la storia del club questo racconterà. Alla Sampdoria torna, giocherà una sola partita. Alla SPAL, dove va in prestito, dodici gare e zero gol ma più spezzoni che gare intere. "I giovani non giocano". Nel caso di Bonazzoli, servirebbe qualche gol non arrivato a sovvertire le gerarchie ma in pochissimi anni di carriera, la punta del '97 è stata allenata da ben quattordici allenatori diversi. Difficile, così, confermare premesse e promesse che lo avevano reso un caposaldo delle Nazionali giovanili azzurre e che, anche adesso, lo portano a essere un Under 21 di Luigi Di Biagio. Ci riproverà a Padova, ancora in Serie B, ancora in un nuovo prestito. In un calcio dove i giovani italiani non giocano, soprattutto nelle grandi. E dove questo continuo cambiar maglia, tecnico e colori, non li aiuta nella crescita.